«Dal cinema al palco in un dramma borghese»

L'attrice torinese racconta il suo ruolo nel «Silenzio grande», diretto da Gassman

Ferruccio Gattuso

«Tra le lezioni apprese all'Actors' Studio a New York sicuramente ho conservato quella che dice che non esistono piccoli ruoli, bensì piccoli attori. È una battuta nota, comunque preziosa. E così mi approccio a qualsiasi ruolo mi venga proposto: prima devo sentire una forte empatia, dopodiché mi butto sul testo e mi applico con tutta l'energia possibile». Stefania Rocca è attrice nota al grande pubblico per i suoi ruoli in film e serie tv celebri (da Nirvana di Gabriele Salvatores a La bestia nel cuore di Cristina Comencini fino all'ultimo Sono tornato di Luca Miniero, per non parlare di fiction come Tutti pazzi per amore e Una grande famiglia) ma da anni nel teatro ha trovato nuove e diverse energie. Dal 6 al 16 febbraio, al fianco di Massimiliano Gallo (anch'egli volto celebre di serie come I bastardi di Pizzofalcone, per non parlare dell'ultimo Pinocchio di Matteo Garrone e di una solida gavetta in teatro) è in scena al Teatro Carcano con Il silenzio grande (martedì-venerdì ore 19.30, mercoledì-giovedì-sabato ore 20.30, domenica ore 16.00, ingresso 38-27,50, info 02 55181377).

Cosa l'ha convinta ad affrontare questa pièce?

«Mi ha conquistato tutto, a cominciare dal poter lavorare con Alessandro Gassman come regista. Ci eravamo già incontrati diversi anni fa sul set di Una grande famiglia di Ivan Cotroneo, ma ho sempre apprezzato il suo modo di portare in scena storie che sanno parlare a un pubblico variegato».

Nella storia lei è la moglie di un noto scrittore in crisi creativa, decisamente egocentrico, interpretato da Gallo.

«È una storia ambientata negli anni '70, costruita sulle dinamiche famigliari, un dramma borghese con un colpo di scena finale che muterà gli equilibri. Il mio personaggio è quello di una donna che rinfaccia al marito di aver posto libri e carriera sempre davanti a lei e ai due figli. È una storia inedita e contemporanea, eppure con la forza di un classico».

Si può definire una storia di solitudine tra mura domestiche?

«Sì, perché questa donna si sente molto sola, ciò nonostante è innamorata di suo marito, e prova continuamente a trovare un equilibrio».

Oltre al teatro, non le mancano impegni su altri fronti: quali sono i suoi progetti più immediati?

«Tra poco usciranno due film, che mi vedono protagonista: una commedia su Sky, con Claudio Bisio: si intitola Cops - Una banda di poliziotti ed è diretta da Luca Miniero.

Io e Bisio siamo due poliziotti decisi a ridare vita a un piccolo commissariato nella provincia pugliese. Il secondo film si intitola Dietro la notte, un thriller scritto e diretto da Daniele Falleri. Una trama intricata e ricca di colpi di scena».

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