Le contromisure

Le contromisure

L'allerta c'è. E sono decine i possibili obbiettivi primari e secondari, da sorvegliare con vigilanze fisse o «dinamiche». La Prefettura ha infatti stilato l'elenco dei possibili bersagli del terrorismo islamico, individuando quelli più «appetibili», da sorvegliare con 24 ore al giorno come sedi di culto, trasporti e sedi di organi di informazione. Ma anche quelli meno «vistosi» per i quali viene ritenuto sufficiente far passare un equipaggio più volte al giorno.

Un elenco sterminato dunque e per questo il ministero degli Interni ha sollecitato la Questura a chiedere eventuali rinforzi. Basti pensare che sono una quindicina solo gli obiettivi ebrei tra sinagoghe, scuole, oratori e case di riposo. I più conosciuti e frequentati hanno stabilmente davanti all'ingresso una camionetta dell'esercito mentre per altri, che aprono solo durante i giorni di preghiera o nelle festività solenni, è ritenuto sufficiente il frequente passaggio di un equipaggio.

Altrettanti però sono quelli islamici, moschee, scuole coraniche, istituti culturali, sui quali si potrebbe abbattere la «vendetta» di qualche fanatico. Anche in questo caso, solo i luoghi più conosciuti hanno la vigilanza fissa. Infine le chiese, le scuole religiose, con particolare attenzione al Duomo e Sant'Ambrogio, sorvegliati speciali, ma anche San Lorenzo, San Nazaro e Santa Maria delle Grazie, famosa per «L'ultima cena», celebre affresco di Leonardo Da Vinci. E di conseguenza una certa attenzione viene riservata anche a musei che ospitano opere d'arte particolarmente famose, soprattutto a carattere religioso. C'è poi il sistema di trasporto milanese, treni e metropolitane, in particolare le stazioni ferroviarie Centrali e Garibaldi, con relative fermate di di metrò, e le banchine di Cordusio e Duomo. Agenti della Ferroviaria e della Polmetro, sono impegnati da giorni a sorvegliare convogli, banchine e binari. L'assalto a Charlie Hebdo ha poi elevato il rischio attentati sugli organi d'informazione, con poche distinzioni: per un motivo o per l'altro tutti potrebbe risultare «appetibili» a un possibile attentatore islamico. Elevato anche il rischio di assalti a sedi diplomatiche, culturali e commerciali di alcuni Paesi, ritenuti particolarmente invisi agli integralisti islamici. In cima all'elenco ovviamente Israele e America, sua alleata storica, ma dopo la strage di Parigi, anche la Francia diventa obiettivo primario. Mentre rimane alta l'attenzione, soprattutto dopo gli attentati di Londra e Madrid, i consolati britannici e spagnoli. Infine l'area Expo. Non viene considerata per ora dagli esperti dell'antiterrorismo come possibile obiettivo ma intanto scattano già le misure di protezione. Nei giorni scorsi sulle aree dei cantieri è stato fatto un sopralluogo con il prefetto e il questore.

E' già scattato un rafforzamento delle misure di sicurezza. Per maggio sono in arrivo venti milioni di visitatori quindi saranno intensificati i controlli sia con telecamere e metal detector sia con maggiore presenza di forze dell'ordine.

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