Una domenica al «fresco» Fontane, orti e parchi per evitare i colpi di sole

Non solo verde, fuori porta tante spiaggette Come organizzare un pranzo tra le frasche

Michele Vanossi

Per chi, pur avendo deciso di rimanere a casa durante l'estate, non vuole rinunciare ad assecondare la voglia di stare qualche ora all'aria aperta ci sono soluzioni economiche e sempre valide: colazioni al sacco e picnic nei parchi cittadini o fuori porta. Non si tratta di praticare barbecue selvaggio o di campeggiare nelle aree verdi della città o della regione, ma di gustare un pranzo in mezzo alla natura organizzandosi al meglio con generi alimentari facilmente trasportabili e non deperibili da posizionare sopra una bella tovaglia colorata, assaporando, oltre agli alimenti la buona compagnia di familiari, amici, libri, carte e, perché no, di un pallone da rincorrere. A Milano sono numerosi i polmoni verdi dove rilassarsi: facilmente raggiungibili anche con i mezzi pubblici, offrono percorsi botanici, aree da gioco, piste ciclabili o addirittura laghetti dove praticare la pesca. In centro ci si può recare al parco Sempione, ai giardini della Guastalla, ai giardini Montanelli, al parco delle Basiliche. Anche la periferia offre tante opzioni: il parco di Trenno, il Forlanini, il Martesana, quello delle Cave o il Bosco in Città.

Se vogliamo spostarci per una scampagnata fuori Milano le soluzioni sono innumerevoli: non distanti dal capoluogo troviamo il parco di Monza o quello del Curone; per gli amanti degli specchi d'acqua sono perfette le spiaggette dei laghi lombardi (Como, Varese, Monate, Maggiore e Iseo) o le rive dei fiumi (Adda e Ticino sono circondati da splendide riserve naturali). Per non parlare dei monti rigogliosi che caratterizzano l'Alta Brianza o la Valtellina (la Val di Mello è gettonatissima anche dai campeggiatori). Chi, per indecisione od inesperienza, non sa scegliere la meta dove praticare il «Déjeuner sur l'herbe», può dare una sbirciatina all'applicazione per smartphone «Areapicnic.it» che offre soluzioni, corredando le informazioni essenziali con foto e dettagli. Se non abbiamo tempo o voglia di preparare il cestino (simbolo per eccellenza del picnic), a Milano c'è chi lo fa per noi. Ad esempio in via Melzo 22 (porta Venezia) Égalité (la nuova Boulangerie francese frutto di un progetto di Vudafieri Saverino Partners), sforna, oltre a pani di alta gamma, insalate, quiche, 5 tipi di baguette croque monsieur, pain au raisin, tarte tatin e tante leccornie take-away. L'epoca degli smartphone ha sdoganato la nuova frontiera del «social eating»; tramite alcune App. da scaricare (Foodora, Deliveroo, Bacchetteforchette e UberEats), è possibile ordinare e farsi recapitare cibo e bevande direttamente in loco (sushi e pizza inclusi). Fuori Milano una rete selezionata di esercenti (www.picnic.it ) offre cestini con specialità diverse per pranzi sull'erba all'insegna dei sapori tipici; bastano pochi clic per individuare i luoghi più suggestivi del territorio nelle aree in cui il servizio è attivo. Altra soluzione, soprattutto per gli amanti degli animali e degli spazi agricoli è quella delle visite didattiche guidate alle cascine dell'hinterland milanese; l'happy end può consistere in un pranzo con i prodotti acquistati in loco e a Km zero. Accanto alle soluzioni low-cost e fai-da-te, strizzano l'occhiolino quelle prêt-à-manger. Sono «pensate» a 360° da società specializzate o da ristoranti che oltre al food & beverage procurano tovaglie, cuscini, coperte, accessori di moda e allestimenti ad hoc per realizzare pranzi e brunch di classe sui prati o nei giardini di ville e dimore storiche.

Per Ferragosto, ad esempio vicino al lago maggiore a Villa Della Porta Bozzolo di Casalzuigno (Varese) è possibile effettuare visita guidata al parco e all'abitazione settecentesca ma anche degustare all'aperto le vivande dei cestini preparati dal ristorante La Cucina di Casa (www.fondoambiente.it/eventi/pic-nic-in-villa).

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