La droga viaggiava in autobus

La banda trafficava gli stupefacenti nei trolley da Foggia

La droga viaggiava in autobus

Un gruppo di trafficanti e spacciatori di droga è stato scoperto dai carabinieri di Sesto San Giovanni. L'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Monza Silvia Pansini riguarda in totale 22 persone, cinque italiane e 17 marocchine. Alcune sono state arrestate ieri, altre sono ancora ricercate.

Secondo le indagini coordinate dalla Procura di Monza e affidate al Nucleo investigativo dei carabinieri, la banda aveva organizzato un traffico di cocaina, hashish e marijuana che arrivavano dalla provincia di Foggia diretti a Milano (in particolare Sesto San Giovanni e nella zona nord del capoluogo), Roma, Genova e Lecce, attraverso corrieri che viaggiavano su bus di linea con la droga nascosta nei trolley. Gli stessi autobus utilizzati da molti lavoratori e studenti per spostarsi dal Sud al Nord. Durante le indagini, iniziate nel 2016, sono stati sequestrati oltre 150 chili di stupefacenti e 100mila euro in contanti.

Le ricerche di una decina di latitanti sono in corso. I carabinieri portano avanti le indagini per trovare il nascondiglio delle persone che ieri all'alba sono riuscite a scampare al blitz. A far partire l'inchiesta, nell'ottobre del 2016, è stata la denuncia di una 40enne italiana, vittima di estorsione da parte di due degli spacciatori del gruppo. La donna ha raccontato di aver ospitato una coppia di fidanzati marocchini nella sua abitazione di Sesto San Giovanni, fin quando non le hanno rubato due telefoni cellulari, chiedendole per riaverli indietro 1.200 euro o 25 grammi di cocaina. I due, a quanto emerso dalle indagini, la accusavano di aver rubato loro la droga che era stata nascosta in casa sua.

Dalle intercettazioni telefoniche poi finite agli atti a carico dei due giovani estorsori i carabinieri hanno capito che facevano parte di un traffico di droga molto più vasto. Hanno potuto ricostruire la loro rete di contatti e sono risaliti ai complici.

Da qui hanno anche potuto comprendere come funzionava il sistema messo in piedi dalla banda. In particolare sono emersi le diramazioni in varie province italiane e il fatto che la base per il rifornimento fosse appunto a Foggia.

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