Da inseparabili amici anti-austerity a nemici. Strano il destino di Alexis Tsipras e Yanis Varoufakis. L'ex-premier greco e il suo ministro delle Finanze sono ormai ai ferri corti. "Abbiamo dei dissensi politici e non lo appoggerò alle elezioni" con queste parole Varoufakis ha salutato la nuova candidatura di Tsipras alle elezioni politiche anticipate che si terranno il prossimo 20 settembre. In un'intervista alla tv Cnbc Varoufakis non ha usato mezzi termini per definire l'accordo tra la Grecia e la Troika: "Anche uno di 10 anni con nozioni di matematica di base saprebbe che se tu hai un debito insostenibile e cerchi di risolverlo come un problema di liquidità e contrai il prestito più grande della storia in condizioni di severa austerità non può andare bene".
Tsipras si era dimesso lo scorso 20 agosto inseguito alla spaccatura interna al suo partito, Syriza, l'indomani dell'accordo da 85 miliardi con i creditori della Troika. Al momento, secondo i sondaggi, Syriza sarebbe in calo, superata dal partito conservatore Nuova Democrazia con il 25,3% dei voti. Tsipras si troverebbe poco indietro con 25 punti. Per questo motivo l'ex-premier sta valutando un'alleanza con la formazione socialista del Pasok, anche se non sono ancora chiare le modalità del possibile accordo.
Sul fronte del gradimento personale il 28,8% dei greci ha indicato Alexis Tsipras come possibile primo ministro, anche se appena indietro ci sarebbe proprio il candidato di Nuova Democrazia, Evangelos Meimarakis, con il 27% delle preferenze.
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