Impiegati supereroi a passo di danza

Impiegati supereroi a passo di danza

Il Manzoni in movimento. Lo storico teatro milanese certo non si sposta dal suo indirizzo nel cuore di Milano, però apre il suo palcoscenico a una serie di spettacoli dove è il movimento, e non la parola, il segno distintivo. Anzi, come spiega il direttore generale del teatro Alessandro Arnone, «la parola non avrà proprio cittadinanza in questa serie di eventi in cartellone dal 3 dicembre fino a maggio». Danza, arte circense, mimo: sarà dunque la magia del corpo umano in matrimonio con la musica, la coreografia e i giochi di luce a costituire la nuova ricetta col quale il Manzoni si apre al rinnovamento. «Una rassegna di questo tipo - spiega il direttore artistico Gianni M. Gualberto - mancava a Milano: il teatro danza negli anni ha perso spazio nonostante la vocazione internazionale della città. In un momento di crisi come quello attuale, le performing arts coinvolgono più linguaggi e possono essere un richiamo anche per il pubblico straniero attratto a Milano dalla moda».
Eccoli gli spettacoli attesi al Manzoni, a cominciare dall'esplosivo «Blam!», successo internazionale il cui sottotitolo «La rivoluzione parte dal tuo ufficio!» dice molto: sul palco alcuni straordinari perfomer del danese Neander Teater, pronti a calarsi nel ruolo di particolari impiegati d'ufficio. I loro sogni di libertà prendono forma in coreografie iper-cinetiche tra teatro fisico e parkour (acrobazie ad ostacoli). «Gli impiegati - spiega Matteo Mantovanelli, rappresentante italiano della compagnia - si trasformano in veri e propri supereroi. L'identificazione tra spettatore e perfomer è totale: si scherza sulla frustrazione della routine, tra risate e riflessione».
A seguire - dal 2 al 6 gennaio - ci sarà «The Best Of Image» della compagnia Black Light Theatre Image di Praga: si tratta di uno spettacolo family-oriented che vive sul gioco di luci e di corpi, un mix di teatro nero, pantomima e danza moderna che ha avuto in 8000 repliche più di un milione e mezzo di spettatori nel mondo.
Dal 27 al 29 gennaio la grande danza del Tanztheater di Darmstadt conquista il palcoscenico del Manzoni con «Blind Date», sulle coreografie di Mei-hong Lin e una colonna sonora con musiche di James Brown, Astor Piazzolla, Rolling Stones. A fare da tema portante, gli appuntamenti al buio: «Nella società attuale - spiega la coreografa taiwanese - tutto scorre a una velocità amplificata. Il rischio sono l'individualismo e anonimato. Oggi si comunica via chat e anche attraverso i blind date e gli speed date, si vogliono ottenere i sogni alla massima velocità possibile. E la velocità è ritmo».
A febbraio (17-19) spazio a una rilettura moderna del mito di Madame Butterfly, con lo spin off «Madame Butterfly's Son» della Imperfect Dancers Company, compagnia tutta italiana ben nota a livello internazionale che, danzando su musiche di Puccini, fa dell'u-cronia: immagina quale vita avrebbe potuto avere il figlio della celebre protagonista. Mimo e travestitismo sono il segreto di «Hotel paradiso» - dal 13 al 16 marzo - spettacolo tedesco a metà strada tra i Muppets e le gag circensi, così come il circo è alla base di «Slips Inside» (24-27 aprile) degli Okidok, esilarante show dove la comicità si sposa all'equilibrismo e all'illusionismo.

Grande danza protagonista ancora con «Après Toi, Jaloes e Bolero» del madrileno Victor Ullate Ballet (9-13 aprile) e, a chiudere la stagione, «Le Quattro Stagioni» vivaldiane danzate dal Spellbound Contemporary Ballet, su coreografie di Mauro Astolfi.

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