La luce in fondo al tunnel. "Ma non è un liberi tutti"

Fontana al Niguarda per il V-Day avverte: "Lotta ancora lunga però ora abbiamo le armi"

La luce in fondo al tunnel. "Ma non è un liberi tutti"

Le prime 324 fiale di vaccino anti Covid atterrate all'aeroporto di Linate sabato sera sono arrivate all'ospedale Niguarda ieri mattina, poco prima delle 8, scortate dai carabinieri come i carichi più preziosi. L'equipe della farmacia dell'ospedale le ha prese in consegna e ha ricavato le 1.620 dosi destinate a tredici ospedali lombardi. Una colonna di auto Areu è partita intorno alle 11 dal Niguarda, a fare da apripista, la macchina con l'antidoto Pfizer diretto a Codogno, dove lo scorso 20 febbraio fu scoperto il primo caso italiano di Covid. Come se fosse la chiusura di un cerchio. Il V-day lombardo ha il sapore di una giornata storica anche se simbolica: la campagna vaccinale più importante, con le prime 300mila dosi, scatterà tra fine anno e inizio 2021. Ma nel piazzale del Niguarda si respira finalmente un'aria di ottimismo dopo tanta sofferenza e con il numero delle vittime che ieri si avvicinava a quota 25mila da inizio emergenza. Sette testimonial per le prime somministrazioni «simbolo»: Grazia Fresta in rappresentanza degli operatori dei servizi di pulizia del Niguarda, Adele Gelfo a nome degli operatori socio sanitari che hanno combattuto in prima linea il virus dalla prima ondata, il presidente dell'Ordine dei Medici di Milano Carlo Rossi e degli Infermieri di Milano Pasqualino D'Aloia, al ricercatore e presidente dell'Istituto Mario Negri Silvio Garattini, al dottore Fabrizio Pregliasco come presidente dell'Anpas, Fiorenzo Corti er i Medici di Medicina Generale. Ma ci sono anche il virologo Massimo Galli e Giuliano Rizzardini, responsabile Malattie infettive del Sacco. A fine giornata i vaccinati al Niguarda saranno un centinaio, altri 50 a Milano in un altro luogo simbolo, il Pio Albergo Trivulzio. Accanto a loro il governatore Attilio Fontana e l'assessore al Welfare Giulio Gallera. «Vediamo la luce in fondo al tunnel - sottolinea Fontana -. Oggi è una giornata fondamentale, si parte per un percorso ancora abbastanza lungo che ci porterà alla normalità, verso la riconquista delle libertà che abbiamo dovuto sacrificare». Non è però «un liberi tutti - avverte -, l'epidemia è ancora in corso quindi continuiamo a mantenere mascherine e distanziamento». Ma dopo aver rivolto un pensiero alle vittime ammette che è «l'inizio della ripartenza, la lotta è ancora lunga ma ora abbiamo le armi per vincere». Il presidente leghista sottolinea che è «una giornata importante anche per l'Unione Europea, quando opera bene dimostra che è fondamentale». Ora attende di capire dal commissario Arcuri «quando arriveranno le prime 300mila dosi e quando avremo la copertura totale dei lombardi, sulla logistico noi siamo pronti». A chi ha dubbi ribadisce che «vaccinarsi è l'unica via». Il Capo della Rappresentanza della Commissione Ue del nord Italia Massimo Gaudina ricorda che «altri 5 vaccini dovrebbero ottenere le autorizzazioni. Se tutto andrà bene avremo 2 miliardi di dosi per tutta la popolazione europea e anche per aiutare paesi extra Ue». E Gallera rassicura anche sui primi lombardi che hanno manifestato la variante inglese Covid: «Sono stati individuati e messi subito in isolamento, speriamo non si diffonda. Continuiamo a lavorare per ogni evenienza, potremmo dover gestire anche una terza ondata, non si è conclusa la pandemia ma vediamo la luce».

Sui social il sindaco Beppe Sala ribadisce che si vaccinerà «senza se e senza ma. Detto ciò - aggiunge -, sarà un percorso lungo e complicato, servirà la collaborazione di tutti. E sarà indispensabile che il Governo chiarisca per bene e con realismo quando effettivamente verremo vaccinati».

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