«La dignità e il decoro dei luoghi dove riposano i nostri cari sono obiettivi che questa amministrazione si impegna a perseguire. Garantire cimiteri decorosi ai nostri cittadini è un traguardo che deve vederci tutti uniti, al di là delle differenze politiche: per questo ci tengo a ringraziare la consigliera Deborah Giovanati che ha voluto porre all'attenzione il tema dei servizi funebri e in particolare la situazione del campo bambini del cimitero di Bruzzano». Così l'assessore ai Servizi civici Gaia Romani ha replicato alla denuncia della consigliera leghista. «Il tema delle sepolture disattese è questione molto delicata. Sebbene si tratti di concessioni private e le tombe debbano essere tenute in ordine dai parenti, il Comune si dedica a censire e ripulire a proprie spese quelle che versano in evidente stato di abbandono. Tuttavia, gli stessi uffici dei servizi funebri hanno imparato che quello che attiene alla sfera del lutto è un ambito molto privato, dunque vissuto in maniera soggettiva: in qualche caso, interventi dell'amministrazione hanno finito per arrecare dolore in chi, pur non andando frequentemente a trovare i propri cari, non ha apprezzato che fossero ripulite e riordinate secondo criteri non corrispondenti a un personale sentire. Per l'altra questione sollevata, ovvero la collocazione dei segni funebri, preciso che è stata generata dal semplice spostamento di segni provvisori, operazione necessaria alla posa dei cippi definitivi che non avrebbe comunque compromesso la corretta individuazione della sepoltura del defunto». Per Giovanati «in realtà non si tratta di un errore per cui è stato tolto il provvisorio: la lapide definitiva è stata collocata, ma con nome totalmente errato e infatti sono state rimosse tutte, perché probabilmente presentavano errori». E rispetto al decoro, «non si tratta semplicemente di tombe lasciate incustodite, ma proliferano erbacce e masserizie; tra l'altro dopo l'intervento sul Giornale sono stata contattata da altri genitori che mi ringraziavano perché avendo lì sepolti dei bimbi, confermavano che lo stato di degrado va ben oltre la mancanza di cura dei genitori.
Tra l'altro mi sono arrivate ulteriori segnalazioni dal cimitero di Bruzzano, c'è il problema delle nutrie che risalgono dal Lambro e creano danni e defecano su tombe dei bambini. Mi segnalavano ancora il posizionamento delle ceneri dei bimbi mai nati in un luogo non adeguato».
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