Milano, condannato a 10 anni il vigile che sparò al 28enne cileno

Alessandro Amigoni uccise il 28enne Marcelo Valentino Gomez Cortes durante un inseguimento

Milano, condannato a 10 anni il vigile che sparò al 28enne cileno

Alessandro Amigoni, vigile urbano accusato dell'omicidio volontario del 28enne cileno Marcelo Valentino Gomez Cortes, morto lo scorso 13 febbraio durante un inseguimento, è stato condannato a 10 anni con rito abbreviato.

Il giudice ha concesso al vigile le attenuanti generiche. La richiesta iniziale del pubblico ministero Roberto Pellicano era di 14 anni di carcere.

L'inseguimento durante il quale morì il cileno avvenne in zona Parco Lambro. . I legali del vigile sostenevano che Amigoni avesse sparato da circa 15-20 metri, colpendo Gomez Cortes per errore. La perizia dell'accusa concluse però che il vigile aveva aperto il fuoco da una distanza molto inferiore, tra i 50 centimetri e i 2,80 metri. La pallottola colpì il cileno alla schiena, trapassando il cuore e fuoriuscendo dal torace.

La compagna del 28enne cileno ha commentato la sentenza ringraziando "la giustizia italiana". "Deve pagare per quello che ha fatto", ha detto. A lei il giudice ha riconosciuto una provvisionale di 360 mila euro, perché madre dei due figli di Gomez Cortes.

Parte civile nel processo, con la donna,

anche il Comune di Milano, che sostiene che Amigoni abbia "intenzionalmente, persistentemente e apertamente violato i propri doveri istituzionali e di servizio", abusando "della propria qualifica di pubblico ufficiale".

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