Dalle ciclabili ai divieti «ambientali» per l'ingresso in città che in realtà garantiscono incassi record al Comune, alla mobilità garantita dal trasporto pubblico che a settembre, con la ripresa delle scuole, dovrà affrontare la prova del nove alla luce di una pandemia che non è ancora finita. IL candidato del centradestra LUca Bernardo rilancia su un tema che in questa campagna elettorale per Palazzo Marino sta diventando centrale. «Il sindaco uscente Sala vuole una Milano internazionale? Da parte sua solo slogan e ideologie, altrimenti in 5 anni avrebbe fatto qualcosa di concreto per migliorare il trasporto pubblico, anche per i collegamenti tra il centro e le periferie».
Una sfida importante che si giocherà sugli investimenti ma anche su nuove idee: «Perché, ad esempio, non ha introdotto una tessera unica elettronica per tutti i mezzi (autobus, tram, metropolitana, car e bike sharing, inclusi i parcheggi) con posslibilità di acquistare e rinnovare gli abbonamenti col bancomat o tramite parcometri intelligenti? - propone Bernardo- Avrebbe potuto eliminare le barriere architettoniche ovunque, e non solo nella Milano che è solito frequentare: esclusivamente quella delle élite. Per Sala ci sono cittadini di serie A e B, qualcuno anche di serie C».
Il candidato sindaco del centrodestra espone il suo piano per rilanciare una città che dopo pandemie e lockdown dovrà ripensare il ruolo del trasporto pubblico in città: «Una Milano internazionale - prosegue - avrebbe bisogno di una metro con fasce orarie più ampie, del potenziamento e dell'efficientamento della flotta dei mezzi. Sala, visto che in nome del green ha dato fondo a una serie infinita di provvedimenti inutili e l'allargamento della ciclabile in c.so Buenos Aires è solo l'ultimo. Perché non ha completato il rinnovo dei veicoli Atm acquistandone di più ecologici? I piani Atm prevede mezzi 100% elettrici dal 2030: ci vorranno altri 9 anni. E la sbandierata tutela dell'ambiente?»
Intanto s'infiamma la polemica sulle accuse che Benedetto Della Vedova Della Vedova, sottosegretario agli Esteri e segretario di +Europa a margine della presentazione dei candidati della lista «Lavoriamo per Milano con Sala - Riformisti» rivolge a Bernardo accusandolo di essere sostenuto politicamente da partiti amici di Oban. La replica immediata arriva dll'eurodeputato milanese di Fratelli d'Italia, Carlo Fidanza: «É politicamente disperato - risponde- e per dare un pò di visibilità alla sparuta presenza di +Europa al fianco di Sala si mette a delirare su Bernardo amico di Orban.
Farebbe meglio a rendere conto dei finanziamenti dello speculatore anti-italiano GeorgeSoros al suo partito o, almeno, a chiedere conto al suo candidato sindaco delle foto in posa col pugno chiuso o della presenza nella sua coalizione di esponenti dei centri sociali come Limonta. Non proprio esempi di spiccata cultura liberal-democratica. Ma, si sa, per uno strapuntino al governo o in consiglio comunale c'è chi è disposto a passarci sopra».
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