Monologhi atomici da Nagasaki fino a Chernobyl

All'Out Off debutta l'epopea firmata Elena Arvigo La Compagnia della Rancia in prosa all'Elfo

Antonio Bozzo

Se avete voglia di farvi domande, e di riaprire pagine tragiche della storia (la spensieratezza è una chimera...), cominciamo il consueto giro tra i debutti della settimana dall'Out Off. In scena, fino al 19 giugno, Monologhi dell'atomica, di e con Elena Arvigo. Come in tutti i lavori di Arvigo, apprezzata regista e interprete, al centro c'è una figura femminile e qui, sullo sfondo, Nagasaki distrutta dall'atomica americana nel 1945 e Chernobyl, avvelenata dall'incuria umana in tempo di pace, nel 1986. Il monologo prende spunto da «Preghiera per Chernobyl», libro di Svetlana Aleksievich, premio Nobel 2015, e da «I racconti dell'atomica», della giapponese Kyoko Hayashi. All'Elfo Puccini, fino al 10 giugno, va in scena Bianco o nero - The Sunset Limited, romanzo in forma drammatica di Corman McCarthy. Lo spettacolo, in prosa, è della Compagnia della Rancia, famosa per i musical, e ha debuttato al prestigioso festival di Borgio Verezzi l'estate scorsa. Diretto da Gabriela Eleonori, interpretato da Saverio Marconi e Rufin Don Zéyénquin, tratta dell'incontro-scontro tra due uomini contemporanei: uno bianco, professore e ateo, l'altro nero, ex carcerato per omicidio e credente. Il primo tenta il suicidio, il secondo lo salva: l'alchimia tra i due, fatta anche di silenzi, è il tema della messinscena. Al Parenti, fino al 17 tiene banco Drusilla Foer, con Eleganzissima, spettacolo scritto e diretto da un personaggio diventata icona del web, ispiratrice di grandi fotografi e figura televisiva e cinematografica, con Serena Dandini e Ferzan Özpetek. Su musiche di autori come Brel/Battiato, Chaplin, Renato Zero, David Bowie, Gaber e altri di prima grandezza, Drusilla cavalca tra aneddoti e sorprese, accompagnata al pianoforte da Loris di Leo e da Nico Gori, al clarinetto e sax. Stasera, ultima delle due serate, allo showlab di via Morigi 9, di «Stanze», progetto teatrale di Alberica Archinto e Rossella Tansini. Vedremo Tre lai di Testori, ovvero i «balbettii d'amore o trislaiada» di un autore per fortuna praticato, anche se non con la frequenza che meriterebbe. «Tre lai» è uno dei suoi ultimi lavori, scritto poco prima della morte. Prodotto dal Teatro i, si tratta di una prima assoluta, con Federica Fracassi, a cura di Renzo Martinelli.

Chiudiamo la nostra escursione teatrale alla Cooperativa di via Hermada, dove vanno in scena le proposte Non andate nel pallone, rassegna estiva che vuole togliere qualche spettatore alle imperanti partite dei prossimi Europei di calcio.

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