«Ha fatto per anni il ministro, il sindaco e l'assessore col Centrodestra, oggi va a sinistra e si candida con Renzi. Auguroni». C'è ironia (ovviamente) nel commento che la Lega pubblica sul profilo Twitter dopo l'annuncio della candidatura di Letizia Moratti alle Regionali del 2023 con il Terzo Polo. Anche il leader di Azione Carlo Calenda, dopo la quasi benedizione dell'ex assessore regionale al Welfare sul palco della manifestazione pro Ucraina due giorni fa all'Arco della Pace, ieri ha affidato ad un tweet la decisione del Terzo Polo: «Appoggiare due persone che in Lombardia e nel Lazio hanno fatto bene sulla campagna vaccinale e la sanità come Alessio D'Amato e Letizia Moratti è la scelta giusta per noi. Vengono da storie diverse ma hanno lavorato sulla stessa linea di serietà nell'emergenza. Rimaniamo aperti alla discussione con tutti per costruire coalizioni ampie che parlino a mondi diversi e a programmi inclusivi. Ma è ora di rompere gli indugi e iniziare a lavorare», aggiungendo che «in Lombardia il ticket Moratti-Cottarelli sarebbe perfetto».
L'assemblea regionale del Pd, riunita alla stessa ora dell'annuncio, rigetta «i diktat» e dice no ad un appoggio a Moratti. E la diretta interessata con una nota annuncia «l'avvio di un percorso con Calenda e Renzi» che la «vedrà candidata alla presidenza della Lombardia. Una collaborazione che nasce sostenuta dall'ampia e consolidata rete civica a me vicina e dal Terzo Polo, ampiamente aperta all'adesione di tutti gli interlocutori politici, culturali, del terzo settore e delle associazioni». Oggi, conclude, «inizia un nuovo appassionante cammino per dare le risposte che la Lombardia merita». Un annuncio che arriva a quattro giorni dalle dimissioni dalla giunta Fontana, date non avendo trovato sponde a Roma per una candidatura da parte del centrodestra al posto del governatore in carica. Fontana non commenta e si prepara a incassare la nota congiunta del centrodestra che darà il via, anche formalmente, alla corsa per il secondo mandato. Come ha dichiarato anche ieri al Giornale «i quattro partiti (Lega, Fi, FdI e Noi Popolari) singolarmente hanno già detto che il candidato sono io» quindi il governatore sta già preparando per il 28 novembre un maxi evento con «le migliori menti dell'impresa e della ricerca» per raccogliere idee per il programma».
I tempi della campagna salvo sorprese saranno stretti, la data del voto dovrebbe essere convocata il 5 febbraio in concomitanza con il Lazio, anche se le posizioni sono diverse, nella Lega c'è chi spinge anche per l'election day con le Comunali in primavera. Il centrodestra darà il la al risiko delle Regionali (Lombardia, Lazio e Molise) nei prossimi giorni. «Il centrodestra in Lombardia si presenterà compatto come alle Politiche e andrà avanti a lavorare per il bene dei cittadini - afferma il coordinatore regionale della Lega Fabrizio Cecchetti -.
Prendiamo atto che ora Calenda riconosce l'ottimo lavoro svolto da Regione in materia sanitaria e vaccinale». E molti sono tutti convinti che Moratti farà più danni (in termini di voti) al Pd che al centrodestra. «É un assist a Fontana» tuona non a caso anche l segretario di +Europa Benedetto Della Vedova.
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