Pancreas, mille interventi per il San Raffaele

Il traguardo è vicino: l’Unità funzionale di chirurgia pancreatica dell’ospedale San Raffaele festeggerà presto il millesimo intervento di resezione pancreatica: un record se si pensa che questo team superspecialistico è stato costituito (all’interno del Dipartimento di scienze chirurgiche) solamente tre anni fa, nel 2004.
Oggi, dopo tre anni, gode d’un prestigio internazionale per la qualità degli interventi e per i buoni risultati ottenuti. Il dottor Alessandro Zerbi, che è il più diretto collaboratore del professor Di Carlo, cattedratico di chirurgia generale e direttore dell’Unità pancreatica, ci parla di 150 intevrenti l’anno, su pazienti che giungono da tutt’Italia (il più impegnativo, quello che si avvicina a quota mille, dura almeno sei ore) con un’alta percentuale di sopravvivenza a cinque anni.
C’è grande bisogno, in Italia, di centri altamente specializzati, che siano in grado di porre diagnosi tempestive e di intervenire con èquipes chirurgiche formate da medici di lunga esperienza. Tutti i tumori del pancreas (quelli esocrini, che sono i più gravi, e quelli endocrini, con ottomila nuovi casi ogni anno) possono infatti avere esiti infausti se non vengono diagnosticati in tempo.


L’unità superspecialistica dell'Ospedale San Raffaele (02-26432020) garantisce non solo la migliore assistenza ma anche la possibilità di sfruttare i risultati più innovativi della Ricerca, a vantaggio dei ricoverati. I pazienti operati vengono controllati, in media, ogni tre mesi.

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