Rivelazioni di luce nella basilica

L'opera di Gabriele Boretti alla chiesa di S. Raffaele, tra fede e arte

Rivelazioni di luce nella basilica

Nell'entroterra ligure, arrampicato sulle colline del Savonese, c'è un paese, Stellanello, che detiene un singolare primato. Gli 808 abitanti che popolano i vari sobborghi convivono con ben 32 edifici sacri. Calcolatrice alla mano, ogni 25 anime c'è una chiesa o una cappella, molte delle quali ormai dimenticate, chiuse o addirittura soffocate dalla vegetazione. Riscoprirle e illuminarle di una luce nuova è diventato il chiodo fisso di Gabriele Boretti, ventisettenne architetto originario proprio di questo piccolo comune sparso alle pendici delle Prealpi liguri.

Ma il giovane artista non si è fermato, è proprio il caso di dirlo, al suo «campanile»: da qui è nato infatti un progetto più ampio, che si chiama «Rivelazioni» e fino al 23 marzo è allestito a Milano -dove Boretti oggi lavora- per dare nuova luce alla Quaresima nella chiesa barocca di San Raffaele (via S. Raffaele, 4), in pieno centro, proprio alle spalle della Rinascente, praticamente all'ombra della Madonnina. La luce, che chiarisce, rinnova e ricrea, è protagonista assoluta. Rivelatrice, appunto. «Rivelazioni è un progetto calato nel tessuto storico, artistico e architettonico di ciascun luogo, che crea una forte relazione fra lo spazio sacro, il fedele e la storia religiosa per mezzo di una rappresentazione contemporanea», spiega l'autore. Una sottile croce di pura luce installata nel presbiterio si illumina dei colori simbolici dell'anno liturgico, cioè il rosso, l'oro, il verde e il viola, in relazione con brani di musica sacra, inondando l'intera chiesa, e le persone che la visitano, vi pregano e meditano, di una luminosità uniforme e coinvolgente. Il processo si conclude con l'elaborazione di una fotografia che rivela la trasformazione spaziale effimera, poiché generata soltanto da una luce, ma estremamente magnetica dello spazio interno di ogni edificio sacro.

L'immagine finale racconta la manifestazione del divino attraverso la luce ed il colore, dando vita e rigenerando simbolicamente questi spazi, dice Boretti.

E il temporaneo diventa permanente, creando un forte legame fra il passato e le immagini luminose del futuro. La croce luminosa accompagna l'installazione di un'opera di William Congdon, visibile al pubblico in occasione del periodo pasquale. O

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