I problemi di Milano sembrano non interessare alla sua amministrazione, che invece si preoccupa di supportare la campagna elettorale di un candidato sindaco dell'area metropolitana. Beppe Sala, infatti, nella giornata di oggi è stato a Sesto San Giovanni per dare il suo sostegno a Michele Foggetta, esponente di Sinistra italiana e candidato per il centrosinistra, nella bufera per le sue esternazioni che hanno messo in imbarazzo la stessa coalizione che l'ha presentato. Nel corso degli anni, infatti, Michele Foggetta ha condiviso sui suoi social post alquanto discutibili contro la Chiesa e le forze dell'ordine, in favore del burqa e contro Israele, solo per citare alcuni dei messaggi che hanno maggiormente indignato l'opinione pubblica.
"In questi giorni persino Renzi, Boschi e Calenda hanno invitato la coalizione progressista a scaricare Foggetta per ovvi motivi, eppure Sala – lo stesso che all’indomani delle primarie del centrosinistra a Sesto aveva commentato amaramente che non si era riusciti a trovare ‘nessun nome noto da contrapporre a Di Stefano’ – trova il tempo di andare a sostenere il candidato dei centri sociali, nonostante lo stato disastroso in cui versa Milano", scrive Silvia Sardone, consigliere comunale della Lega a Milano. La candidatura di Foggetta è diventata paradossale nella coalizione di centrosinistra, in imbarazzo per ciò che in passato scriveva l'esponente di Sinistra italiana. Ma se da una parte Beppe Sala continua a sostenere Foggetta, dall'altra ci sono i consiglieri locali che se ne dissociano: "Un consigliere che sostiene Sala in Comune, e che tra l’altro fa parte della Comunità ebraica milanese, ha detto chiaro e tondo che non voterebbe mai per Foggetta viste le sue deliranti dichiarazioni di qualche anno fa contro lo Stato di Israele e il suo popolo: cosa ne pensano gli altri consiglieri comunali di maggioranza?".
L'esponente della Lega, quindi, tira un'ultima stoccata al sindaco di Milano: "Chi vuole rappresentare le istituzioni non può esprimere posizioni in contrasto con la democrazia. L’ultima volta che Sala è venuto a Sesto per tirare la volata all’ex sindaco Chittò sappiamo tutti come è andata a finire…". Beppe Sala nel suo intervento in favore di Foggetta ha attribuito le sue dichiarazioni, così come già aveva fatto lo stesso candidato, a un errore di gioventù. "Quello che ha detto Foggetta su Israele è profondamente sbagliato ma lo ha detto quando aveva 25 anni, io ne ho 40 di più e se penso a quante cose sbagliate ho detto a quell'età ci sta", ha detto il sindaco di Milano. Peccato che ne avesse più di trenta quando ha scritto quei post, i cui contenuti non possono essere sminuiti e derubricati.
Infatti, Alessandro Verri, capogruppo della Lega in Consiglio comunale, con una nota ha sottolineato la debole difesa fatta da Sala: "Il sindaco Sala continua a dimostrarsi molto disattento e a collezionare figuracce in serie. Dopo non aver capito nulla sulla sentenza della Corte Costituzionale in merito all’utilizzo dei taser, ora si prodiga in una difesa del candidato estremista di sinistra a Sesto San Giovanni, Foggetta, che fa acqua da tutte le parti. Sala minimizza una faccenda fin troppo seria trovando come scusante l’età di Foggetta - ‘aveva 25 anni’ - peccato invece che di anni ne aveva 30 e che ai tempi di quelle farneticanti dichiarazioni anti-Israele era anche consigliere comunale".
Verri poi aggiunge: "Il sindaco, anziché difendere l’indifendibile, perché non prende le distanze da un candidato con posizioni così gravi e di certo incompatibili con il nostro senso di democrazia? Sala non è stufo di prendere tutte queste cantonate?".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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