Il sindaco Sala promuove il "cattivo maestro" che oltraggiò Ramelli

Paolo Limonta, il maestro che nel 2015 strappò i manifesti per Sergio Ramelli, viene promosso assessore dal sindaco Sala. A destra monta la polemica

Il sindaco Sala promuove il "cattivo maestro" che oltraggiò Ramelli

Nel suo curriculum si legge che è un maestro elementare e un attivista per i diritti umani. Insomma, un filantropo. Tutte virtù prontamente smentite nel 2015. Anno in cui Paolo Limonta, ai tempi responsabile dell’Ufficio relazioni con la città del Comune di Milano e braccio destro dell’ex sindaco Giuliano Pisiapia, si era macchiato di un gesto oltraggioso. Proprio nel giorno dell’anniversario della morte, Limonta, aveva strappato e accartocciato i manifesti affissi in ricordo di Sergio Ramelli, il diciottenne del Fronte della Gioventù assassinato nel 1975 da un commando di Avanguardia Operaia.

Non contento di quella bravata, aveva documentato il suo operato su Facebook, con uno scatto che sollevò indignazione a destra e imbarazzo a sinistra. Tanto che dopo poco l’immagine incriminata sparì. Oggi si torna a parlare di lui, che nel frattempo è stato eletto consigliere comunale con la lista Milano Progressista, espressione della sinistra movimentista. L’attuale sindaco dem Giuseppe Sala, infatti, ha istituito un nuovo assessorato, quello all’Edilizia scolastica, e glielo ha affidato. Un modo per dare rappresentanza e voce a ciò che c’è a sinistra del Pd: l’arcipelago dei centri sociali, con cui Limonta è più volte sceso in piazza.

La promozione del "cattivo maestro" è stata subito stigmatizzata dagli esponenti di centrodestra che ancora conservano memoria di quell’episodio. Dure le parole dell’eurodeputato di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza: “Paolo Limonta, già attivista dei centri sociali e noto per essersi vantato d’aver strappato i manifesti commemorativi di Sergio Ramelli, si occuperà di edilizia scolastica, chissà se passando dall’istituto tecnico Molinari (quello che frequentava Ramelli, ndr) troverà la dignità per chiedere scusa per le nefandezze sue e dei suoi compagni di allora”. “È l’ennesima conferma della doppia faccia del sindaco Sala - denuncia Fidanza - che si traveste da moderato ma dal punto di vista ideologico è marcatamente di sinistra”.

“È questa - domanda invece il consigliere leghista del Municipio 8 Stefano Pavesi - la Milano che Sala vuole costruire? Quella di chi non rispetta l’avversario politico e la morte? Da milanese e da istituzione mi trovo fortemente in difficoltà ad accettare una scelta del genere”.

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