Vladislav, il pianista che studia per diventare star

Il figlio di Olga Kern lunedì all'Auditorium Gaber. Conservatorio: arriva la violinista Faust

Buon sangue non mente, si direbbe ascoltando il ventenne Vladislav, figlio di Olga Kern, pianista star internazionale. Il giovane Vladislav, Vladik per gli amici, studia in Italia presso l'Accademia Internazionale Pianistica di Imola che lo ha selezionato quale rappresentante per il concerto all'Auditorium Gaber. Si cimenta con la monumentale op. 106 di Beethoven e la Sonata di Liszt lunedì alle ore 21 all'Auditorium Gaber al Grattaciello Pirelli (piazza Duca d'Aosta n. 3 Milano). In programma pure la «Sonata in Si min» di Franz Listz. E ancora, altre pagine di musica.

Il 26 febbraio alle 20.30, per la Società del Quartetto in Conservatorio ci sarà Isabelle Faust al violino, accompagnata da Alexander Melnikov al pianoforte. Un programma beethoveniano. Per Isabella Faust «la musica da camera è il cuore pulsante del fare musica perché si dialoga, ci sono azione e reazione, interazione umana, emozionale, interpretativa. Spiega la virtuosa: «Con Alexander Melnikov ci conosciamo e suoniamo insieme da tanti anni, abbiamo raggiunto una conoscenza reciproca tale che ci rende liberi di trovare sempre qualcosa di nuovo da suggerirci e da sorprenderci. Un dono raro».

Di stupire il pubblico la Faust non smette mai: è artista di grande comunicativa, però si tiene alla larga dai social media, è musicista che non teme di proporre un programma come questo «tutto Beethoven» impaginato su tre singolarità: l'ultima Sonata (op. 96), la ben nota «Primavera» (op. 24) e la op. 23 che non si ascolta (quasi) mai. Allievo di Richter, amico dell'esteblishment russo (da Gergiev a Curretzis), Sasha Melnikov fa scelte musicali spesso inconsuete, ha un forte interesse per le esecuzioni filologiche (in concerto può suonare tre pianoforti diversi a seconda dell'epoca dell'autore), ma è con il Novecento di Shostakovic che porta a casa riconoscimenti, entusiasma pubblico e critica. Dulcis in fundo, ma non in ordine di tempo: «Le domeniche dei Pomeriggi», il 24 alle ore 11 ci sarà per i Ritratti d'autore: Franz Schubert. «Ottetto in Fa maggiore per fiati e archi, op. 166, D.

803», eseguito dall'ensemble di casa (clarinetto Marco Giani, fagotto Lorenzo Lumachi, corno Alessandro Mauri, ai violini: Fatlinda Thaci e Andrea Del Moro; viola Lizabeta Soppi violoncello Alexander Zyumbrovskiy contrabbasso Paolo Speziale).

LuPav

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