Minacce su Facebook, aperta indagine a Roma: "Istigazione a delinquere"

La procura di Roma ha aperto un fascicolo d'indagine su due dei gruppi di Facebook che inneggiano a Massimo Tartaglia. In rete l'aggressione al premier diventa un videogioco

Minacce su Facebook, 
aperta indagine a Roma: 
"Istigazione a delinquere"

Roma - Istigazione a delinquere. È questo il reato per cui la Procura di Roma ha aperto un fascicolo d’indagine su due gruppi di Facebook che inneggiano a Massimo Tartaglia, l’uomo che ha ieri ferito il presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Secondo quanto si è appreso la decisione dell’iniziativa giudiziaria è dovuta alla pericolosità denotata da alcuni messaggi presenti nelle pagine web denominate "10, 100, 1000 Massimo Tartaglia" e un’altra in cui si sottolinea "Berlusconi a morte". Le verifiche del caso sono state affidate alla polizia postale. Il procedimento è stato affidato dal procuratore capo Giovanni Ferrara al pm Andrea De Gasperis.

Coordina gli accertamenti anche l’aggiunto Nello Rossi. Gli investigatori hanno avuto incarico di identificare i creatori, i responsabili, dei due gruppi di discussione. Inoltre, è stato chiesto ai gestori del social forum, di bloccare i dati delle pagine in oggetto.

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