Roma - Pdl all’attacco della Commissione di Vigilanza sulla Rai presieduta da Enzo Zavoli, considerata protagonista ieri di un "processo stalinistra" al direttore del Tg1 Augusto Minzolini, con l’effetto di essersi trasformata da organismo parlamentare di controllo democratico in "tribunale dell'inquisizione". Ma il Pd rigettaogni accusa dicendosi "dispiaciuto" nel sentire che il Tg1 "è diretto da una guida politicamente militante".
Le accuse del Pdl a Zavoli "Nella giornata di ieri - accusa il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto - la Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai ha raggiunto il punto più basso della sua attività tramutandosi in tribunale d’inquisizione nei confronti del direttore del Tg1 Augusto Minzolini". Cicchitto spiega che la maggioranza non avrebbe "mai immaginato di vedere il senatore Zavoli diventare il capo degli inquisitori, con l’abito austero dei padri domenicani, e sottoporre Minzolini ad un serrato interrogatorio". Tuttavia, il capogruppo del Pdl a Montecitorio ammette di non essere affatto "sorpreso" invece del "grottesco" Pardi che "da una vita sogna, invece, di far parte di un tribunale rivoluzionario e poi anche di comandare il plotone di esecuzione". "Che nella Rai attuale, nella quale tutti gli esponenti della sinistra nei vari talkshow e al Tg3 fanno quello che vogliono - conclude, quindi, l'esponente del Pdl - la Commissione di Vigilanza reciti una farsa che rifà il verso ad un processo stalinista è semplicemente grottesco".
La replica del Pd Immediata la replica dei democratici: "L'onorevole Cicchitto, parlando dell'audizione del direttore del Tg1 in commissione Vigilanza, confonde semplici domande con la Santa Inquisizione, le pacate riflessioni con i plotoni di esecuzione". Secondo il vicepresidente della commissione di Vigilanza, Giorgio Merlo, "Cicchitto non ha mai letto Savonarola né la sterminata letteratura sulle dittature". "Per il momento diciamo con simpatia a Cicchitto una cosa sola - continua l'esponente democratico - rispetti il Parlamento e tutte le sue articolazioni, a cominciare dalla Commissione vigilanza". Poi conclude: "Anche quando si fanno domande al direttore del più importante Tg del servizio pubblico, provando, forse, qualche dispiacere nel sentire che è diretto da una guida politicamente militante".
Udc: "Accuse fuori luogo" "Le accuse di Cicchitto sono davvero fuori luogo. La commissione di vigilanza non è un’inquisizione, tanto meno presieduta da un inquisitore", commenta anche Roberto Rao, capogruppo Udc in Vigilanza.
"Ieri e oggi - sottolinea l'esponente centrista - si sono svolte audizioni ai direttori delle principali testate del servizio pubblico, che hanno lasciato ampia libertà ai commissari di fare domande e ai direttori di dare risposte, come si evince da tutte le cronache giornalistiche". Secondo Rao, "il direttore Minzolini non abbia bisogno di avvocati perché se la sa cavare egregiamente da solo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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