Il mito di Antigone rivive nel contest proposto da Motus

Ultimo giorno oggi all’Hangar Bicocca per Let the sunshine In: (Antigone) contest #1, firmato da Motus, la compagnia romagnola gruppo di punta del teatro italiano che inaugura la stagione del «Teatro i» con questo primo episodio del ciclo dedicato alla figura di Antigone. Questa collaborazione riconferma l’attenzione del teatro diretto da Renzo Martinelli ai diversi linguaggi del contemporaneo e la sua costante ricerca di spazi «altri» che si amplia nel territorio cittadino, approdando oggi all’area ex industriale, dopo l’ospitalità dello scorso anno presso la Fondazione Pomodoro. La compagnia romagnola fondata nel ’91 da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò prosegue la ricerca site specific in spazi (non) teatrali che da qualche tempo contraddistingue la messa in scena dei loro lavori: politica ed estetica performativa per illustrare l’eterno conflitto tra autorità e potere, in termini contemporanei. «Lo spettacolo - spiega Daniela Nicolò - è nato per spazi “non teatrali” e prevede la centralità del pubblico, che svolge il ruolo del coro della tragedia classica». Ma chi è oggi Antigone? «I due attori, fratello e sorella, si interrogano per dare forma al processo di creazione del personaggio, in uno spettacolo che si nutre di sé stesso, in costante divenire. Lo spettacolo segna uno spostamento della cifra linguistica e drammaturgica che dà forma alla metafora della povertà di Antigone e del suo spostamento nella miseria, portando in scena pochi oggetti e puntando tutto sul gesto e sulla vocalità dell’attore. Si tratta di un testo metateatrale che attraverso l’interrogarsi dei personaggi si costruisce e diviene. Per questo, procedendo in modo frammentario e lacunoso, abbiamo scelto la forma aperta del contest, tra confronti, scontri, discussioni e dialoghi, attraverso una serie di eventi unici, ponendo al centro il legame potentissimo, autodistruttivo fra due fratelli/attori (Silvia Calderoni e Benno Steinegger) che portano in scena una riflessione sulla gioventù attuale e il linguaggio della violenza».

Un progress del confronto che da Antigone e i fratelli si sposterà al padre Creonte (il secondo contest ha già debuttato il 20 ottobre a Torino) e quindi a Tiresia, e che culminerà in un attraversamento di tutti gli altri frammenti.

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