Un Molinari superlativo conquista la Colombia

A Bogotà impresa di Edoardo, al suo primo successo da professionista

Un Molinari superlativo conquista la Colombia

Doveroso aprire questa settimana la nostra rassegna sul golf professionistico internazionale con il cosiddetto «circuito minore» del tour europeo. La ragione è presto detta. Edoardo Molinari, campione dilettanti degli Stati Uniti 2005, ha vinto il suo primo torneo da professionista aggiudicandosi a Bogotà il Club Colombia Open valido per il Challenge Tour europeo: una vittoria che automaticamente proietta il nostro giovane campione sul Challenge, circuito per il quale non era riuscito ad ottenere la fatidica «carta» nelle qualificazioni dello scorso fine anno. Ora Edoardo potrà giocare tutti i tornei del Challenge ed aspirare, a fine stagione, ad un posto tra i primi venti dell’ordine di merito che verranno automaticamente ammessi al Tour maggiore nel 2008.
Un successo, quello in Colombia che premia la bravura e la voglia di emergere del ventiseienne torinese che aveva scommesso, con se stesso, di raggiungere al più presto il fratello Francesco sul geande circuito europeo. La vittoria ottenuta a Bogotà è arrivata al termine di un torneo appassionante che ha visto il giocatore italiano recuperare nell’ultimo giro sul leader delle 54 buche Michael Sims e poi lottare con il detentore del titolo, il colombiano Gustavo Mendoza che proprio con un birdie all’ultima buca riusciva ad affiancare Edoardo e costringerlo allo spareggio. Uno spareggio che terminava alla seconda buca supplementare, la 18, dove l’italiano «rendeva» il birdie al colombiano aggiudicandosi titolo e prima moneta di 21mila euro che lo posizionano al 3° posto dell’ordine di merito.
Emozione e suspense anche sul grande tour nel finale del Dubai Desert Classic nel quale star del calibro di Tiger Woods, Els, Stenson, Fasth ed il giovane emergente britannico Fisher hanno avuto, tutti, a portata di mano il successo nel prestigioso torneo degli Emirati. Alla fine, e sul filo di lana, la vittoria è andata allo svedese Stenson che proprio nelle buche finali ha ritrovato il tocco vincente sui green a completare il gran gioco messo in mostra durante tutto il torneo. Ernie Els, tre volte vincitore a Dubai, ha dovuto accontentarsi della piazza d’onore ad un solo colpo dal vincitore mentre Tiger, campione uscente, pur regalando exploit degni di lui, è terminato al terzo posto insieme a Fasth. Al quinto posto il succitato Ross Fisher che dopo essere stato al comando ha ceduto nel finale ma del quale sentiremo di certo ancora parlare. Herik Stenson con la prima moneta di 309 mila euro, è salito al quarto posto dell’ordine di merito europeo.


Negli States, l’australiano Aaron Baddeley con tre birdie nelle ultime 4 buche ha capovolto la situazione nel Fbr Open di Phoenix,in Arizona, superando il «debuttante» americano Jeff Quinney, leader per buona parte del torneo che, frastornato dalla carica di Aaron, cedeva nel finale e si vedeva superare di misura anche dal connazionale Rollins, autore di un prestigioso 63. Per Baddeley, 26 anni, seconda vittoria sul tour statunitense e prima moneta di 1 milione e 80 mila dollari.

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