Monaco - L’arcivescovado di Monaco di Baviera e Freising ha sospeso Peter H., il prete con precedenti di
abusi sessuali su minori al centro di un caso che - per la prima volta - ha sfiorato anche Papa
Benedetto XVI. Lo ha annunciato lo stesso arcivescovado in un comunicato.
Il religioso è stato sospeso per avere violato il divieto di occuparsi di bambini e adolescenti e il
suo diretto superiore, Josef Obermaier, ha rassegnato le dimissioni.
Il prete, 62 anni, era stato trasferito nel 1980 dalla diocesi di Essen (Nord Reno-Westfalia), dove
aveva commesso violenze su minori, a quella di Monaco di Baviera, quando il Papa era
arcivescovo del capoluogo bavarese e di Freising.
Diciotto mesi di prigione Il sacerdote era stato accolto, "al solo scopo di
farlo curare", aveva precisato nei giorni scorsi una nota della diocesi, ma l’allora vicario generale
della capitale bavarese, mons. Gerhard Gruber, aveva deciso autonomamente di affidare al
religioso un ruolo pastorale in una parrocchia, senza avvertire il suo superiore. Così, le violenze si
erano ripetute e, per questo, nel 1986 era stato condannato a 18 mesi di prigione.
Bertone: "Minano la fiducia nella Chiesa" "La Chiesa ha
ancora una grande fiducia da parte dei fedeli, solo che qualcuno cerca di minare questa fiducia ma la
Chiesa ha con sè un aiuto speciale dall’alto". Lo ha detto il segretario di Stato Vaticano, card.
Tarcisio Bertone. La dichiarazione del cardinale arriva sullo
sfondo della recente bufera che ha investito la Chiesa in alcuni paesi d’Europa sul tema della
pedofilia.
Santa Sede: Da Papa condanna inequivocabile Definendo gli abusi sessuali un "crimine odioso", Benedetto XVI ha espresso una "inequivocabile condanna della violenza sessuale contro bambini e ragazzi": lo ha detto
l’Osservatore della Santa Sede all’Onu di Ginevra, mons. Silvano Maria Tomasi.
A queste parole - ha aggiunto - il Papa "ha aggiunto una dimensione religiosa", affermando che la
pedofilia è anche "un grave peccatòoche offende Dio e la dignità umana".
Tomasi ha poi sottolineato le "conseguenze distruttive" della violazione dell’integrità fisica e
psicologica dei minori. "Studi hanno dimostrato - ha detto - che i minori abusati reagiscono in modo
diverso alla violenza sessuale e hanno una maggiore probabilità di gravidanze precoci, abbandono,
rischio di dipendenza da droga e alcol. In altre parole - ha concluso - il male commesso contro questi
piccoli spesso li segna per l’intera vita".
La politica tedesca incalza il Pontefice I politici cattolici tedeschi hanno chiesto a Papa Benedetto
di intervenire pubblicamente nella vicenda che ha visto, in un crescente clima di sconcerto, alcuni
preti tedeschi coinvolti nello scandalo degli abusi sessuali.
Le richieste di intervento arrivano mentre i media tedeschi criticano sempre più l’atteggiamento
del Papa che non ha diffuso nessun commento, pur avendo incontrato venerdì scorso la guida della
chiesa tedesca, l’arcivescovo Robert Zollitsch.
"Il Santo Padre deve dire qualcosa relativamente alla vicenda", ha detto al Berliner Zeitung Dirk
Taenzler, capo della Federazione dei Giovani Tedeschi Cattolici.
"La Chiesa deve essere più onesta e severa con se stessa, (atteggiamento) che deve riguardare
anche il Papa", dice alla televisione Ard Wolfgang Thierse, vicepresidente del parlamento tedesco
e membro della Commissione Centrale dei Cattolici.
Duecentocinquanta casi negli ultimi decenni Un prelato del Vaticano, l’arcivescovo Rino Fisichella, ha detto che Benedetto dovrebbe parlare
presto con "voce chiara e decisa, senza nascondere niente" della simile vicenda che ha colpito
l’Irlanda, senza però specificare eventuali riferimenti diretti al caso tedesco.
I rapporti dei mezzi di comunicazione tedeschi segnalano oltre 250 casi di abuso compiuti, negli
ultimi decenni, su studenti di scuole cattoliche. "E’ spiacevole che Papa Benedetto non conceda
nessuna parola di compassione per le vittime e che non cerchi nessuna forma di riconciliazione
con loro", ha detto il movimento laico riformista Noi Siamo la Chiesa.
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