"Ci vorranno alcuni mesi per prepara un nuovo luogo dove tu, Hamza e sua moglie possiate raggiungermi". Lo scriveva Osama Bin Laden, a soli sei mesi dalla sua uccisione, in una lettera inviata alla moglie Khairiyah. Un documento appena reso pubblico, insieme a quelli della "biblioteca" del leader di al-Qaida e che fa pensare che pensasse di fuggire, forse perché non si sentiva più sicuro.
Il suo rifugio ad Abbottabad, dove sarebbe poi stato ucciso, probabilmente non gli sembrava più sicuro. "Penso di doverli lasciare", scriveva alla moglie, parlando dei due fratelli originari del Kuwait che nell'ultimo periodo della sua vita avevano rappresentato il suo principale punto di contatto con il mondo.
"Spero che tu capisca la situazione e preghi che Allah faciliti la nostra riunione", scriveva Bin Laden, nella lettera citata dalla stampa. Sua moglie finì per raggiungerlo nel suo rifugio in Pakistan e fu catturata e consegnata alle autorità di Islamabad.
In un'altra lettera alla donna, Bin Laden scriveva ancora dei tentativi di riunirsi con la famiglia.
Allora la moglie si nascondeva in Iran ed erano stati i fratelli kuwaitiani che erano con lui a chiedergli di non portare i suoi parenti. "Sono ormai esausti - scriveva il leader di al-Qaida -. Ci hanno persino chiesto di andarcene".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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