Il comando della difesa aerospaziale nordamericano ha rivelato ai media che è stata effettuata una terza violazione dello spazio aereo dell'Alaska da parte di un aereo militare russo. I fatti si sono verificati tra l'8 e il 10 agosto. Lo scorso martedì l'emittente Cnn aveva riferito di altre due violazioni di aerei militari russi nell'Adiz, ossia lo spazio aereo internazionale adiacente all'Alaska, che si estende più di 160 chilometri dal territorio degli Stati Uniti.
Al momento la Russia non ha replicato alle dichiarazioni americane e non è detto lo faccia nelle prossime ore. La tensione è costantemente alta a causa della guerra in Ucraina, che ha risvegliato in parte i dissapori, sopiti e mai dimenticati, tra gli Stati Uniti e la Russia. Joe Biden sta fornendo aiuti concreti a Zelensky, tramite armamenti, contro i soldati di Putin e anche se non è al momento previsto l'intervento boots on ground dei militari americani, le armi a stelle e strisce stanno facendo la differenza nel conflitto scatenato dalla Russia. Non sono dati sapere i motivi dello sconfinamento aereo del jet russo, se si sia trattato di un errore o di una provocazione. Dall'inizio della guerra sono state segnalate numerose violazioni dello spazio aereo dei Paesi europei del Baltico ma, fino allo scorso martedì, ancora non erano state segnalate violazioni negli Stati Uniti.
I due Paesi, d'altronde, hanno una linea di confine comune denominata linea Baker-Shevardnadze, dal nome del segretario di Stato americano e del ministro degli Esteri sovietico che firmarono l'accordo nel 1990.
La linea Baker-Shevardnadze corre dal punto 65°30' N, 168° 58' 37" O e attraversa lo stretto di Bering e il mare dei Ciucki nell'oceano Artico, nei limiti consentiti dal diritto internazionale. E poi si allunga dallo stesso punto verso sud, seguendo le indicazioni riportate nell'accordo sottoscritto da Eduard Shevardnadze e James Baker.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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