Gli alleati della Merkel vogliono "rispedire i migranti in Africa"

La Csu bavarese si prepara a chiedere che tutti i migranti intercettati nel Mediterraneo vengano riportati in Africa. A dispetto degli appelli della Merkel per l'accoglienza

Gli alleati della Merkel vogliono "rispedire i migranti in Africa"

Il principale partito alleato di Angela Merkel, la Csu bavarese, sta per presentare una proposta per "rispedire in Africa" tutti quei migranti intercettati nel mar Mediterraneo.

La mozione verrà avanzata al congresso del partito in programma settimana prossima nell'abbazia di Seeoon, in Baviera, secondo un documento interno ottenuto dalla testata tedesca Reinische Post.

"L'attuale politica europea delle porte aperte verso tutti quelli che vengono salvati durante i viaggi in mare deve finire - si legge nel documento - Una maggiore cooperazione con i Paesi del Maghreb da cui queste persone partono rappresenta l'unico modo per mettere sotto pressione le organizzazioni criminali che lucrano sul traffico di uomini."

Il precedente di De Maizière

Un'idea che ricorda quella avanzata dal ministro dell'interno di Berlino Thomas de Maizière, che a inizio novembre aveva proposto di "riportare in Africa i migranti salvati in mare."

Come all'epoca la proposta dell'uomo di Angela Merkel per gli affari interni aveva scatenato le ire dell'opposizione di sinistra, così oggi il documento dei cristiano-sociali bavaresi incontra la netta contrarietà delle organizzazioni impegnate per la difesa dei diritti umani. L'associazione "Pro Asyl" ha parlato di un "attacco frontale ai diritti umani in Europa" in caso i migranti vengano mandati in Africa senza che vengano prima loro controllati i documenti, mentre altre sigle puntano il dito contro il mancato rispetto dei diritti fondamentali da parte di Paesi in profonda crisi come l'Egitto o la Libia.

Nel frattempo, il ministro dell'Interno della Baviera, il cristiano-sociale Joachim Hermann, ha chiesto al governo federale l'introduzione di sanzioni per quegli Stati federati che non dovessero espellere gli immigrati a cui non viene concessa alcuna forma di protezione internazionale.

Immigrazione al centro della campagna elettorale 2017

In entrambi i casi, si tratta con ogni probabilità di richieste che strizzano l'occhio a un elettorato esasperato da un'immigrazione che per tanti versi è stata effettivamente incontrollata e, soprattutto, dal ripetersi degli attentati terroristici, non di rado portati a termine da immigrati di religione islamica.

In vista delle elezioni politiche del prossimo settembre, la minaccia

dell'estrema destra euroscettica e populista è grande. E il fronte moderato si prepara a parare il colpo inseguendola sul suo terreno. La politica dell'accoglienza senza se e senza ma di Angela Merkel dovrà tenerne conto.

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