100 milioni in missili e aiuti militari a Kiev: la mossa degli Usa

Nuovi aiuti dagli Stati Uniti all'Ucraina, a Kiev arriveranno anche i missili Javelin

100 milioni in missili e aiuti militari a Kiev: la mossa degli Usa

Gli Stati Uniti hanno deciso nella scorsa notte di aiutare maggiormente l'Ucraina nello sforzo bellico contro la Russia. A confermarlo è stato il segretario di Stato Anthony Blinken, il quale in un Tweet ha parlato di almeno 100 milioni di Dollari di aiuti indirizzati a Kiev. "Ho autorizzato - si legge - a seguito di una delega del presidente, 100 milioni di Dollari per venire incontro all'urgente bisogno dell'Ucraina di sistemi anti-corazzati".

Fonti del Pentagono hanno poi specificato che gli Stati Uniti gireranno, tra le altre cose, anche missili anticarro Javelin. Prevista inoltre la fornitura di altre armi. Una misura, quella decisa nelle scorse ore, che rappresenta la prima risposta di Washington dopo la condanna dei fatti di Bucha.

Bombardamenti anche su Leopoli

Nei bombardamenti delle scorse ore è stato preso di mira anche l'ovest dell'Ucraina. Poco prima della mezzanotte, violente esplosioni hanno infatti colpito una località a 70 km da Leopoli. Il tutto poco dopo l'attivazione, anche nel centro della città a pochi passi dal confine con la Polonia, delle sirene di allarme aereo.

Sirene che hanno riecheggiato nuovamente in tutto il Paese. Sia nella tarda serata di ieri che durante la notte appena trascorso. Da ovest a est, passando per l'area della capitale Kiev fino alle regioni di Lugansk e Dontesk. Quelle cioè dove si attende l'offensiva russa volta a conquistare l'intero Donbass.

Nuovamente bersagliata anche Kharkiv. A differenza che a Kiev, da qui i russi non sono andati via e le truppe di Mosca rimangono a pochi chilometri dalla periferia della seconda città ucraina. Diversi missili sono piovuti non lontani dal centro e nella regione circostante. Anche a Kharkiv le sirene di allarme aereo hanno risuonato per diverse ore, facendo da sottofondo a una nuova difficile nottata di guerra.

Mariupol sotto attacco

Dalla città affacciata sul Mar d'Azov arrivano poche immagini. Ma questo perché, tra le altre cose, manca l'elettricità e sono saltati i servizi di comunicazione. In nottata sono stati i servizi di intelligence militari del Regno Unito a provare a fornire il quadro della situazione a Mariupol. Secondo Londra, attualmente sono in corso pesanti combattimenti e anche degli attacchi aerei. Nel report si legge come la gran parte degli abitanti rimasti sono senza elettricità, così come senz'acqua e medicine.

Lo scontro sui fatti di Bucha

Sotto il profilo politico, a tenere banco ovviamente è la questione relativa ai ritrovamenti di cadaveri nelle città ritornate nei giorni scorsi in mano ucraina. Ieri il presidente ucraino Zelensky è stato nuovamente molto duro con la Russia. “Occorre – ha spiegato in un intervento ieri in videoconferenza durante il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite – un processo in stile Norimberga”. La procura di Kiev dal canto suo nelle ultime ore ha parlato di un'indagine che potrebbe riguardare almeno 5.000 casi di crimini di guerra.

Secondo il governo di Kiev, le violenze russe si sarebbero verificate non soltanto a Bucha, la città a nord della capitale dove sono state trovate alcune fosse comuni, ma anche in altre località del nord del Paese. Da Borodyanka a Sumy, passando per le regioni attorni Chernihiv.

La Russia ha respinto nuovamente le accuse. Lo ha fatto in sede Onu, così come ha ribadito la tesi della messinscena ucraina il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov. “L'occidente – ha spiegato nella tarda serata di ieri – con l'isteria sui fatti di Bucha vuole fermare i negoziati”. La novità delle ultime ore è stata rappresentata dalla presa di posizione della Cina, secondo cui “le immagini provenienti da Bucha sono inquietanti” ma, al tempo stesso, ha chiesto che ogni accusa venga “basata sui fatti, evitando le strumentalizzazioni politiche”. In nottata è arrivata anche la notizia della condanna, da parte dell'India, dei fatti di Bucha.

I colloqui tra russi e ucraini stanno comunque

proseguendo. Le due delegazioni anche oggi dovrebbero incontrarsi in videoconferenza per nuovi round di negoziati. Entrambe le parti, nonostante le difficoltà, hanno specificato nella giornata di ieri la volontà di andare avanti.

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