Quattro mosse anti Putin: ecco il piano di Biden contro lo Zar

L'amministrazione Biden pronta ad inviare nuove armi alle forze ucraine e ad incrementare le sanzioni contro la Russia. Nel futuro, gli Usa pensano ad una Nato potenziata sul fronte orientale, per mandare un messaggio anche a Pechino

Quattro mosse anti Putin: ecco il piano di Biden contro lo Zar

Nessuna negoziazione: per quanto concerne il conflitto in atto fra Russia ed Ucraina, gli Stati Uniti procederanno con il sostenere incondizionatamente Kiev e mettere in atto ogni azione possibile per danneggiare Mosca. Non solo. L'amministrazione Biden punta per il futuro ad una Nato ampliata e maggiormente operativa sul fronte orientale. Ecco in concreto le mosse che gli Usa metteranno in atto.

Le armi all'Ucraina

Gli schieramenti sono fatti da tempo. L'amministrazione di Joe Biden, che cita prontamente gli episodi di Bucha e della stazione di Kramators'k, sosterrà Volodymyr Zelensky continuando ad inviare rifornimenti di armi ai suoi uomini sul campo. Ad Oleksii Reznikov, ministro della difesa ucraino, sono infatti stati assicurati altri dispositivi anti-carro, fra cui gli FGM-148 Javelin.

A provvedere al rifornimento delle forze ucraine non sono solo gli Stati Uniti. Anche il governo britannico sta partecipando attivamente, e pare prossimo l'invio di sofisticati sistemi di difesa anti-missile e anti-tank. La Slovacchia, secondo quanto riferisce La Stampa, invierà il sistema S-300, e gli Stati Uniti completeranno il tutto facendo arrivare in territori Nato missili terra-aria Patriot e droni kamikaze Swithblade. Gli Usa stanno attualmente addestrando dei soldati ucraini, presenti sul territorio statunitense.

La percezione è che Biden ed i suoi abbiano fretta, come dimostrato anche dalle recenti pressioni di Nancy Pelosi e del senatore Charles Schumer. Stando alle ultime informazioni che arrivano dagli Usa, ci sarà un ricorso al Lend-Lease Programm per velocizzare la consegna di equipaggiamenti militari. Si tratta dello stesso sistema impiegato nel '44 per armare l'Europa contro Hitler.

Le sanzioni

Non solo armi. L'amministrazione di Joe Biden intende insistere con le sanzioni alla Russia. Danneggiare il Paese sul piano economico è l'obiettivo degli Usa guidati da Biden, che prevedono una riduzione del 15% del Pil di Mosca, con rapida uscita dalla top 20 delle migliori economie mondiali.

"Queste misure degraderanno strumenti cruciali del potere statale russo, imporranno conseguenze acute e immediate all'economia e richiameranno alle loro responsabilità la cleptocrazia russa che finanzia e sostiene Vladimir Putin", avrebbe rivelato una fonte alla Cnn, come riportato da SkyTg24.

Stando a quanto trapelato sino ad ora, nei nuovi provvedimenti sarà disposto di vietare nuovi investimenti in Russia, con pesanti sanzioni contro le istituzioni finanziarie, come Sberbank e Alfa Bank, e imprese statali in Russia. Sanzioni anche contro le figlie di Vladimir Putin, Maria e Iekaterina.

L'isolamento della Russia

Altro punto a cui mira l'amministrazione Biden è l'isolamento totale di Mosca, con l'esclusione della Russia da tutti i vertici internazionali. Trattata alla stregua di uno stato paria, la Russia è stata recentemente sospesa dall'Onu dal Consiglio dei diritti umani. Prima ancora, la Russia era stata esclusa dal Consiglio d’Europa.

Il potenziamento della Nato

Si parla anche di potenziamento della Nato, specie sul fronte orientale, anche perché gli Usa non guardano solo alla Russia, ma anche alla Cina. A quanto sembra, le sanzioni a Mosca sono anche un segnale per Pechino. Scotta la questione - sempre aperta – Taiwan.

Perciò il messaggio alla Cina è chiaro: lo stesso fronte ora impegnato contro Mosca, potrebbe un giorno coalizzarsi anche contro Pechino.

L'amministrazione Biden, al momento, si è posta due limiti: la No-fly-zone e l'impegno dei soldati direttamente in terra ucraina. Per adesso gli Usa stanno scartando entrambe queste possibilità.

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