Trump e Australia allo scontro: "Volete mandare qui terroristi"

In bilico l'accordo con cui l'America si impegna a ricevere un migliaio di persone

Trump e Australia allo scontro: "Volete mandare qui terroristi"

"Uno stupido accordo", con il quale gli Stati Uniti lo scorso anno si sono impegnati a ricevere 1.250 richiedenti asilo dall'Australia, fermi ai campi d'accoglienza a Nauru e in Papua Nuova Guinea, in cambio del ri-collocamento di rifugiati di El Salvador, del Guatemala e dell'Honduras.

È questo il nuovo pezzo di carta che Donald Trump sta considerando di riesaminare, dopo una telefonata con il primo ministro australiano Malcolm Turnbull che la stampa americana ha definito meno che cordiale. "Finora la peggiore", secondo quanto avrebbe detto lo stesso presidente al premier, con parole riportate dal Washington Post.

"Ci credete? L'amministrazione Obama ha acconsentito a prendere migliaia di immigrati illegali dall'Australia. Perché? Studierò questo stupido accordo", aveva scritto su Twitter Trump intorno a mezzanotte, con la consueta franchezza a cui il presidente ha abituato già da prima dell'inizio del suo mandato.

La telefonata tra i due leader è stata schietta e franca, sostiene Turnbull, che però ha evitato di commentare ulteriormente con la stampa, a poche ore dalle dichiarazioni con cui Trump ha promesso "controlli estremamente severi", come parte dell'accordo sul ri-collocamento dei rifugiati.

Una chiamata non facile, dicono fonti di stampa, nonostante dall'altra parte del telefono ci fosse uno dei più irriducibili alleati degli Stati Uniti. Trump avrebbe anche accusato Turnbull di voler esportare "il prossimo attentatore di Boston".

Quella di Trump è solo l'ultima di una serie di mosse intraprese nell'ultima

settimana nei confronti degli stranieri in arrivo negli Stati Uniti. L'amministrazione ha sospeso il programma per i rifugiati siriani e ristretto l'ingresso per i viaggiatori in arrivo da sette Paesi a maggioranza musulmana.

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