Comunisti, giustizia, arte satanica. Le parole della settimana

Dai comunisti ad Halloween passando dal suicidio digitale: la settimana raccontata in parole

Comunisti, giustizia, arte satanica. Le parole della settimana
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Proviamo a dare un po' di colore poetico alle notizie in bianco e nero che circolano sul web, di seguito alcune della parole che hanno risuonato in questa settimana viste attraverso un filtro a colori

Comunisti

Papa Francesco ha chiesto di non chiamare comunisti i preti e le suore che si occupano dei poveri. D'altra parte San Giovanni Bosco o Santa Teresa di Calcutta si occupavano dei poveri ma non erano esattamente dei sostenitori della rivoluzione marxista. Sarà che però oggi spesso molti ecclesiastici, persa la fede più antica, fondano la loro attività sociale non sulle consapevolezze della mistica cristiana, ma sulle teorie marxiste e sulle nuove ideologie, in maniera anche molto esplicita. Per cui finché non saranno questi ecclesiastici a lasciare le bandiere arcobaleno per rimettersi le stole, non sarà tanto strano se qualcuno li identificherà come comunisti

Giustizia

Giustizia, ogni civiltà merita giustizia, ogni essere umano merita giustizia, o almeno una sua approssimazione e per questo nei secoli sono nati gli esperti di diritto. Nel nostro paese sono i magistrati. In un paese che segue la tendenza occidentale a polarizzare il mondo in un pensiero in bianco e nero, in cui chi non è bianco è nero, la cronaca ci racconta di come molti magistrati finiscano per tradire posizioni estreme, polarizzate. E che giustizia possono garantire, inciampando in bias cognitivi così evidenti da confondere il proprio ruolo con un attivismo politico vero e proprio?

Arte satanica

Ennesimo sospetto di un'opera d'arte satanica. I riferimenti satanici sono oramai talmente tanti nella cosiddetta arte contemporanea che bisognerebbe farsi qualche domanda in più. Questa volta è Torino, l'iniziativa è “Luci d'artista” e il luogo è piazza Vittorio. L'opera si intitola VR man, dell'artista Andreas Angelidakis. Nel suo intento ufficiale rappresenterebbe un uomo che indossa un capitello ionico come visore. Il risultato è un uomo con le corna, che in molti hanno subito identificato come un diavolo. Ma si sa che difficilmente le rappresentazioni sataniche vengono rivendicate apertamente, e ancora meno spesso l'estetica satanica è accompagnata da consapevolezza, la dinamica è sempre quella della cerimonia d'inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi. Quindi almeno il dubbio resta.

Halloween smemorato

E anche quest'anno milioni di persone hanno celebrato Halloween vestendosi da diavoli, streghe e vampiri. E come ogni anno milioni di persone hanno dimenticato che la ricorrenza è “All Hallows' Eve”, la sera di tutti i santi, una festa cristiana. E ancora di più hanno dimenticato che, nonostante esistessero feste analoghe in alcune regioni d'Italia, questa celebrazione è stata imposta dalla forza mediatica americana. Chissà se tutte queste persone avrebbero celebrato questa sera allo stesso modo se solo avessero avuto un po' di consapevolezza in più e si fossero ricordate della verità.

Suicidio digitale

Un ragazzino americano aveva iniziato a chattare con un bot su un sito di cosiddetta intelligenza artificiale, costruito per rappresentare Daeneris del Trono di Spade. Il ragazzo si è innamorato dal bot e piano piano si è isolato. La fine della storia è che si è suicidato. Purtroppo ci abitueremo a queste storie di disconnessione dalla realtà.

La nuova generazione occidentale è debole, fragile, non riesce a processare il male del mondo e quindi si rifugia in un altrove digitale. È urgente smantellare le ideologie catastrofiste che riducono i giovani così ed è ancor più urgente tornare a puntare il dito verso la luce del sole.

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