Dopo averlo criticato molto spesso, ora Erdogan ha un profilo su twitter

"È il coltello in mano all'assassino", aveva detto il presidente turco. Ora pare avere cambiato idea

Dopo averlo criticato molto spesso, ora Erdogan ha un profilo su twitter

Se l'avversione per i social media di Recep Tayyip Erdoğan non era passata davvero inosservata, ora il presidente turco si deve essere ricreduto, visto che ieri si è unito ufficialmente a twitter, lanciando e firmando il suo primo messaggio in 140 caratteri.

Impegnato in una visita di Stato in Colombia, Erdoğan ha colto l'occasione fornitagli dalla giornata nazionale anti-tabagismo per fare la sua comparsa sul sito di micro-blogging, chiedendo ai suoi concittadini di opporsi "a questo veleno" e mettendo la sua siglia, RTE, in fondo al tweet.

L'account twitter da cui ha lanciato il suo primo messaggio non è in realtà nuovo, scrive il Guardian. In passato è già stato utilizzato dai suoi sostenitori, ma da ieri a curarlo è lo staff della presidenza. O Erdoğan stesso, se la sua sigla compare nel tweet. "È l'account personale di Sua Eccellenza", ha confermato all'agenzia Anadolu il capo ufficio stampa Mucahit Kucukylmaz.

Se molti nomi importanti dell'establishment turco, compreso il primo ministro Ahmet Davutoglu, hanno un profilo twitter, Erdoğan non aveva ancora fatto capolino. Aveva anzi criticato apertamente un sistema che aveva definito come "un coltello nella mano dell'assassino".

A marzo 2014, il governo turco, di cui era allora primo ministro, aveva anzi bloccato Twitter e YouTube per un periodo, prima che la Corte costituzionale rovesciasse la decisione.

Dati pubblicati di recente dalla

piattaforma di micro-blogging hanno rivelato che la Turchia è il Paese che ha chiesto più rimozioni di contenuti nell'ultimo anno, 477. È invece degli Stati Uniti il primato per le richieste di informazioni sugli utenti.

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