"Avvelenati Abramovich e i negoziatori di Zelensky"

Roman Abramovich e i negoziatori ucraini hanno sofferto sintomi di sospetto avvelenamento dopo un incontro a Kiev all'inizio del mese

"Avvelenati Abramovich e i negoziatori di Zelensky"

Roman Abramovich e i delegati ucraini impegnati nelle trattative di pace avrebbero accusato gli effetti di un avvelenamento dopo un incontro avvenuto a Kiev all'inizio di questo mese. L'oligarca russo, che negli ultimi giorni ha fatto la spola tra Mosca, Istanbul e altre città sedi dei negoziati, avrebbe sviluppato sintomi quali occhi rossi, lacrimazione costante e dolorosa e desquamazione della pelle di mani e volto. Alcune fonti sentite dal Wall Street Jorunal hanno accusato del sospetto attacco alcuni personaggi non meglio specificati di Mosca intenzionati a sabotare i colloqui, attualmente in corso, per mettere fine alla guerra.

Che cosa è successo ad Abramovich

Abramovich e gli altri due negoziatori ucraini colpiti dall'avvelenamento, tra cui il legislatore tartaro di Crimea Rustem Umerov, sarebbero migliorati e non sarebbero in pericolo di vita. Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, che aveva incontrato l'ex presidente del Chelsea, pare non esser stato colpito dall'attacco.

Gli esperti chiamati ad esaminare l'accaduto hanno spiegato che risulta complicato determinare se i sintomi sopra descritti fossero causati da un agente chimico o biologico, oppure da un attacco di radiazioni elettromagnetiche.

Come detto, ci sono due possibili versioni, entrambe non confermate né confermabili. Le fonti del WSJ ritengono che la responsabilità sia da imputare ai falchi di Mosca decisi a sabotare i colloqui indetti per mettere fine alla guerra; secondo una persona vicina ad Abramovich, non è invece chiaro chi possa averlo preso di mira.

"Un avvertimento"

Le prime indagini sono state organizzate da Christo Grozev, un investigatore del collettivo open source Bellingcat. Lo stesso, per intenderci, che nel 2020 imputò l'avvelenamento di Aelexei Navalny con un agente nervino a una presunta squadra del Cremlino (ricostruzione smentita dallo stesso Cremlino).

Il WSJ ha sottolineato che Grozev avrebbe visionato le immagini raffiguranti gli effetti del possibile attacco chimico contro Abramovich e i negoziatori ucraini. L'investigatore avrebbe inoltre affermato che non sarebbe stato possibile organizzare una tempestiva raccolta di campioni nella città di Leopoli, città dalla quale hanno transitato gli eventuali bersagli dell'attacco, in quanto queste persone avrebbero avuto fretta di recarsi ad Istanbul.

Quando, finalmente, un team tedesco dotato del know-how necessario ha eseguito un esame approfondito, sarebbe ormai stato troppo tardi per rilevare il sospetto veleno. "Non era destinato a uccidere, era solo un avvertimento", ha detto Grozev.

Il ruolo di Abramovich nei negoziati

Nei giorni scorsi Vladimir Putin ha approvato in prima persona il coinvolgimento di Roman Abramovich nei negoziati di pace fra la Russia e l'Ucraina. La notizia è stata riportata dal Financial Times. Dopo aver ricevuto la "benedizione" di Putin, Abramovich ha incontrato un alto funzionario del governo ucraino per aiutare a impostare i negoziati. Da allora le due parti hanno avviato le discussioni per un piano di pace.

Nelle ultime ore, invece, pare che Abramovich abbia consegnato al presidente russo una nota scritta da Zelensky e contenente i termini richiesti dall’Ucraina per la pace. Stando alla ricostruzione proposta dai media britannici, dopo aver letto la nota Putin avrebbe avuto uno scatto di rabbia.

Secondo quanto riportato dal Times, lo Zar avrebbe così risposto ad Abramovich, riferendosi alla controparte ucraina: "Digli che li bastonerò". A quel punto l'oligarca sarebbe quindi tornato in Turchia, dove avrebbe incontrato Rustem Umerov, politico ucraino negoziatore di Kiev.

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