Mille e cinquecento euro. Tanto è costato a un ventiduenne tedesco l'aver urinato sul memoriale dell'Olocausto a Berlino, nel pieno centro della capitale tedesca.
Il Denkmal für die ermordeten Juden Europas, inaugurato nel 2005, commemora le vittime ebree dello sterminio nazista e sorge sui terreni che nella seconda guerra mondiale erano stati destinati alla costruzione della residenza del ministro della propaganda del Terzo Reich Joseph Goebbels.
Jamal W., giovane proveniente dalla regione del Brandeburgo, è stato condannato per un episodio risalente al maggio del 2015, quando con un gruppo di amici si trovava, ubriaco, nei pressi del memoriale. Cantando cori da stadio, il gruppo si sarebbe anche abbandonato a intonare slogan antisemiti. Qualcuno avrebbe anche tentato di abbassarsi i calzoni per mostrare proditoriamente il didietro.
Jamal però sarebbe stato visto urinare contro il monumento da un agente di polizia di passaggio. Subito è scattata la denuncia e il conseguente procedimento giudiziario, conclusosi nei giorni scorsi con una multa di 1500 euro.
Di fronte alla sentenza dei giudici, il giovane vandalo ha dimostrato pentimento, dicendosi molto dispiaciuto per quanto successo e assicurando di essere pronto ad assumersi le responsabilità del proprio gesto dissennato.
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