Bolsonaro volta le spalle ai militari: "Basta privilegi"

In base alla riforma previdenziale delineata dall'esecutivo federale, i militari perderanno il "regime pensionistico differenziato"

Bolsonaro volta le spalle ai militari: "Basta privilegi"

Il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ha in questi giorni annunciato una decisione che ha lasciato perplessi i media locali. Il leader conservatore ha infatti promesso, durante le celebrazioni per i 211 anni del corpo dei Fucilieri di Marina, di "usare la scure contro i privilegi dei militari". Gli ambienti della Difesa erano stati finora costantemente elogiati e tutelati dal capo dello Stato, nonché da egli indicati come "unici depositari dei valori nazionali".

Nel quadro della strategia di risanamento delle casse pubbliche delineata ultimamente dal politico nazionalista, un posto centrale è ricoperto dall’abolizione degli "inaccettabili e anacronistici vantaggi goduti dai funzionari statali". In occasione del suo intervento alla cerimonia organizzata in onore dei Fucilieri di Marina, Bolsonaro ha quindi evidenziato l’urgenza di ridurre il deficit federale eliminando in primo luogo i benefici, soprattutto dal punto di vista pensionistico, accordati in passato ai rappresentanti del settore della Difesa.

La riduzione del disavanzo statale, a detta del capo dello Stato, dovrà passare necessariamente per un "innalzamento dell’età pensionabile", esteso sia agli impiegati federali sia ai lavoratori del contesto privato. In base alla riforma previdenziale redatta dal presidente brasiliano e dal ministro del Lavoro Ronaldo Nogueira, ispirata alla "filosofia del rigore", i requisiti anagrafici per godere delle prestazioni previdenziali saranno, per tutti i cittadini, "65 anni per gli uomini" e "62per le donne". Anche i militari saranno colpiti da tale provvedimento e, di conseguenza, perderanno il "regime pensionistico differenziato" che aveva loro consentito finora di ritirarsi dal lavoro "anche senza avere compiuto 60 anni di età".

Diversi esponenti delle forze armate hanno subito condannato la riforma previdenziale propugnata dal capo dello Stato, ma Bolsonaro, che negli anni scorsi aveva sempre votato contro ogni disegno di legge inteso a intaccare le agevolazioni godute dai militari, ha replicato alle critiche esortando questi ultimi a "fare importanti sacrifici per il bene della patria". La decisione di Bolsonaro di scontentare gli ambienti della Difesa, suoi decisi sostenitori durante l’ultima campagna presidenziale, è stata quindi giustificata denunciando le "condizioni disastrose" in cui verserebbero le finanze pubbliche.

Sempre durante la recente cerimonia in onore dei Fucilieri di Marina, il leader verde-oro ha infatti accusato le precedenti amministrazioni di sinistra di avere "nascosto al popolo il reale ammontare del deficit federale".

All'attuale esecutivo Bolsonaro spetterebbe quindi il compito di avviare l’azzeramento del disavanzo ricorrendo a "scelte dolorose e impopolari" suscettibili di danneggiare tutte le categorie di lavoratori, compresa quella dei militari.

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