La confessione della jihadista: "Volevo far saltare la Tour Eiffel"

Nel mirino non c'era la cattedrale, ma un altro simbolo noto della Ville Lumiere

La confessione della jihadista: "Volevo far saltare la Tour Eiffel"

Non era Notre Dame il primo obiettivo di Ornella Gillmann, 29enne incriminata con accuse per terrorismo, insieme ad altre due donne, accusate di avere piazzare un auto imbottita di bombole di gas davanti alla cattedrale parigina.

Interrogata dagli inquirenti francesi - sostengono diversi media internazionali - la giovane avrebbe detto che in realtà intendeva prendere di mira un altro simbolo di Parigi, forse il più noto, la Tour Eiffel.

Seconfo fonti vicine alle indagini, la Gillmann aveva giurato fedeltà al sedicente Stato islamico, prima di preparare la Peugeot 607 che è stata poi trovata a pochi passi da Notre Dame, nella notte tra sabato e domenica.

Il contatto in Siria delle donne sarebbe stato Rachid Kassim, un membro dell'Isis che attualmente combatte nel Paese mediorientale.

Un 15enne è stato arrestato a Parigi, accusato di essere in contatto con le tre donne e probabilmente con Kassim.

Ancora in stato di fermo la 19enne Ines Madani, e la 23enne Sara Hervouet. Con loro anche Amel Sakaou, 39enne che aveva ospitato le tre presunte jihadiste a casa sua.

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