Edward Luttwak sulla Corea del Nord ha le idee chiare e in poche battute demolisce tutto il potenziale bellico di Kim Jong Un. Alle minacce degli ultmi giorni, il politologo statunitense risponde in questo modo: "I missili? quelli sono di cartapesta, sono buoni per le parate e possiamo abbatterli senza difficoltà". Insomma per Luttwak le armi della Nordcorea sarebbero solo uno spauracchio irrilevante. Al Messaggero, il politiologo spiega qual è il tallone d'Achille del regime: "Il problema di Pyongyang è la miniaturizzazione delle testate. Loro le bombe ce le hanno, ma sono troppo grosse e pesanti per essere montate sui missili che hanno in arsenale". Secondo Luttwak gli Stati Uniti dovrebbero temere gli esperimenti e le esplosioni nel sottosuolo portate avanti dalla Nordcorea: "È con gli esperimenti nucleari che Pyongyang sta sviluppando la sua tecnologia per miniaturizzare gli ordigni. Ma se con Obama c'erano stati ben quattro esperimenti sotterranei, nonostante le minacce di Washington, con Trump c'è stata finora una sola esplosione sotterranea, appena il nuovo presidente è entrato in carica". Decisivo, secondo il politologo, il ruolo della Cina: "Poi Trump ha incontrato faccia a faccia il presidente cinese Xi Jinping nella sua residenza di Mar A Lago in Florida.
E da quel momento gli esperimenti sotterranei si sono interrotti. Segno che la Cina deve aver fatto quanto richiesto con Pyongyang. Vuol dire che la Cina accetta il principio che la Corea non deve avere armi nucleari. Va bene i missili, ma niente testate atomiche".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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