Il dubbio, ma è ormai forse più una certezza, è che con la morte di Jihadi John - ieri l'annuncio ufficiale anche sulla macchina della propaganda del sedicente Stato islamico - a prendere il suo posto sia stato un altro cittadino britannico.
Uno ben noto alle cronache, da sempre considerato un soggetto pericoloso e che nemmeno quando era in Inghilterra pretendeva di non essere un estremista. Uno che poi è finito in Siria, a combattare con le milizie dell'Isis. E che ora avrebbe mollato il kalashnikov per una pistola, comparendo al posto di Mohammed Emwazi nel video di una esecuzione, anche se il termine è improprio.
La sorella, Konika Dhar, più giovane, ha parlato di recente a una commissione parlamentare, provando a spiegare quello che è successo a Siddartha, nato in una famiglia induista, ma poi convertitosi all'islam. Ha raccontato di un ragazzo su cui alcuni individui avevano "una grande influenza", uno "un po' sempliciotto e più vulnerabile di altre persone della famiglia".
Già a
Londra Dhar aveva lasciato il suo nome anagrafico. Si faceva chiamare Abu Rumaysah e girava con soggetti poco raccomandabili, come il predicatore Anjem Choudary. Da lì alla partenza per il jihad è passo è stato molto breve.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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