Da deserto a mare di alberi: il miracolo ecologico di Saihanba

Saihanba incarna il miracolo ecologico della Cina. Da qui al 2030 la riserva forestale cinese registrerà un aumento di 6 miliardi di metri cubi rispetto al 2005

Da deserto a mare di alberi: il miracolo ecologico di Saihanba

Saihanba, che alla lettera significa "bella montagna", si trova all’estremo nord della provincia cinese dello Hebei, sul confine meridionale del deserto di Hunshandake, precisamente nella zona dell’altopiano della Mongolia Interna. Proprio qui sorge la più grande foresta artificiale del mondo. Basti pensare che se tutti gli alberi presenti in quest’area fossero allineati alla distanza di un metro l’uno dall’altro, potrebbero fare il giro dell’equatore 12 volte. Ebbene, lo scorso 23 agosto, il capo di Stato cinese Xi Jinping ha visitato il centro di silvicoltura meccanizzata di Saihanba. Ripercorrere il suo viaggio è utile per scoprire il miracolo e l’ispirazione portati da questo luogo straordinario.

La trasformazione di Saihanba

Oggi Saihanbaè conosciuta come "la sorgente dei fiumi, la casa delle nuvole, il mondo dei fiori, il mare di alberi e il paradiso degli uccelli". Eppure, più di cinquant’anni fa, questo era un luogo dove "la sabbia gialla copriva il cielo"; qui non c’erano alberi che consentissero agli uccelli di riposarsi. Nel 1962, il ministero delle Foreste cinese creò il centro per la silvicoltura meccanizzatadi Saihanba per bloccare le tempeste di sabbia che si abbattevano su Beijing. 369 persone, con un’età media inferiore ai 24 anni e provenienti da 18 province di tutta la Cina, si riunirono a Saihanba e iniziarono il duro lavoro di rimboschimento delle distese di sabbia dell’altopiano.

Non è affatto facile trasformare un deserto in un mare di alberi. Le colline brulle, le tempeste di sabbia che spazzavano questa zona tutto l’anno e il freddo gelido a -40 gradi fecero sì che il tasso di sopravvivenza iniziale degli alberi fosse inferiore all’8%. In questo momento critico, i quattro leader del centro di silvicoltura si trasferirono da Beijing a Chengde e a Saihanba; con questo gesto vollero esprimere la loro ferma determinazione a "non tirarsi indietro finché Saihanba non fosse diventata verde". Nel 1964, le persone del luogo organizzarono la "campagna di rimboschimento di Matikeng"; la prima in cui fu piantata una foresta di conifere in Cina con un tasso di sopravvivenza superiore al 90%. Questo fu l’inizio del rimboschimento su larga scala a Saihanba.

Oggi, la superficie boschiva di Saihanba è cresciuta da 240.000 mu (1 mu equivale circa a 667 metri quadrati) a 1.151.000 mu. Il tasso di copertura della foresta è aumentato dall’11,4% all’82%; inoltre tale area verde conserva e purifica 284 milioni di metri cubi di acqua dolce ogni anno.

Panorama del centro di silvicoltura meccanizzata di Saihanba

Lavorare duramente per promuovere lo sviluppo ecologico

Alcuni sostengono che oggi Saihanba sia un luogo verde con un cuore rosso. In questa zona tre generazioni di persone con la loro gioventù, il loro sudore e la loro vita hanno costruito un monumento verde. Wang Shanghai, il primo segretario del Partito presso il centro di silvicoltura di Saihanba ha lavorato qui 13 anni e durante il suo mandato è stato completato il rimboschimento di un’area di 540.000 mu.

A Saihanba ci sono nove "torri di guardia" da dove anno dopo anno, utilizzando un binocolo, un registro e un telefono, si osservava la foresta ogni 15 minuti per monitorare eventuali incendi. In quasi 60 anni dalla creazione del centro di silvicoltura di Saihanba, più di 20 famiglie hanno preso in custodia le torri di guardia e non si è mai verificato un incendio.

Nel 2017 il presidente Xi Jinping ha speso parole di grande apprezzamento per l’impegno incondizionato e commovente con cui i fondatori del centro di silvicoltura di Saihanba hanno svolto il loro lavoro. Il presidente ha aggiunto che le loro storie hanno toccato il cuore delle persone e hanno dato vita allo spirito di Saihanba che consiste in questi tre fattori: ricordare la propria missione, lavorare duramente e promuovere lo sviluppo ecologico. Nelle importanti istruzioni fornite da Xi Jinping in materia ambientale è stato detto che i fondatori del centro di silvicoltura di Saihanba sono un esempio vivente grazie al quale sarà possibile portare avanti l’edificazione di una civiltà ecologica.

Oggi la coltre verde di Saihanba, già famosa in tutto il mondo, ricopre le montagne e adorna i fiumi. Durante la terza conferenza ambientale dell’Onu tenuta a dicembre 2017, il centro di silvicoltura di Saihanba è stato insignito del premio "Champions of the Earth", il più alto riconoscimento delle Nazioni Unite in materia ambientale.

Rendere verde il Paese generazione dopo generazione

Dal vasto deserto ad una foresta lussureggiante, Saihanba rappresenta un caso in miniatura nella storia dei lavori di rimboschimento in Cina. Nel 1955 il comitato centrale del Partito Comunista Cinese rivolse un appello per "rendere verde il paese" e lanciò attività di rimboschimento di dimensioni mai viste prima. Nel 1981 durante la quarta sessione della quinta Assemblea Popolare Nazionale fu approvata la "Decisione sulle attività di rimboschimento obbligatorie in tutto il paese"; dal momento in poi il rimboschimento diventò un obbligo legale per ogni cittadino che avesse raggiunto l’età scolastica.

Fino alla fine del 2020 i cittadini cinesi che hanno adempiuto a questo impegno hanno partecipato ad oltre 17,5 miliardi di operazioni di rimboschimento e hanno piantato in totale oltre 78 miliardi di alberi. In tutta la Cina la copertura forestale è aumentata del 23,04% mentre la riserva forestale ha visto una crescita di 17,56 miliardi di metri cubi.

In un quadro di riduzione generale delle risorse forestali in tutto il mondo, la Cina ha realizzato un "doppio aumento" di superficie forestale e di riserva forestale, inoltre l'area delle foreste piantate è la più grande del mondo e un quarto della nuova area verde in tutto il mondo cresciuta negli ultimi anni si trova oggi in Cina.

Ad ottobre dell’anno scorso, nel corso del Climate Ambition Summit, Xi Jinping ha annunciato che fino al 2030 la riserva forestale cinese registrerà un aumento di 6 miliardi di metri cubi rispetto al 2005.

Inoltre la Cina si è formalmente impegnata a raggiungere il picco delle emissioni di carbonio e la neutralità carbonica. Una Cina bellissima con montagne verdi, acque limpide e aria pulita diventerà certamente una realtà nel corso delle lotte che saranno condotte in futuro.

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