Ecco chi è il killer della sparatoria in una scuola del Texas

Ennesima sparatoria in una scuola americana, stavolta presso una “high school” di Santa Fe, una cittadina di 12mila abitanti 50km circa a sud-est di Houston

Ecco chi è il killer della sparatoria in una scuola del Texas

Ennesima sparatoria in una scuola americana, stavolta presso una “high school” di Santa Fe, una cittadina di 12mila abitanti 50km circa a sud-est di Houston, Texas. Tutto ha avuto inizio nella mattinata di venerdì quando un soggetto vestito con un impermeabile e armato di fucile modello “shotgun” e revolver, ha fatto ingresso nell’edificio e dopo aver fatto scattare l’allarme anti-incendio, ha iniziato a sparare contro studenti e insegnanti, uccidendone nove e gerendone un numero ancora imprecisato di feriti, incluso uno degli agenti di sicurezza presenti nel campus. Due dei feriti sono ancora in gravi condizioni. La polizia è immediatamente accorsa sul posto, circondando l’edificio e arrestando il soggetto armato dopo un breve scontro a fuoco. Inoltre, un altro individuo la cui identità non è ancora stata resa nota è stato posto in stato di arresto.

Il presunto killer è stato successivamente identificato come Dimitrios “Dimitrio” Pagourtzis, 17 anni, anch’egli studente presso la scuola, membro della squadra di football e della squadra di danza della locale chiesa greco-ortodossa. Alcuni studenti hanno raccontato alla locale emittente televisiva ABC 13 Eye-Witness News che Pagourtzis era un tipo poco socievole, un solitario che in diverse occasioni aveva subito atti di bullismo. Altri testimoni affermano inoltre che il soggetto in questione ha fatto ingresso nell’edificio gridando “sorpresa” prima di iniziare a sparare. Subito dopo la sparatoria, nella scuola superiore di Santa Fe sono stati trovati tubi bomba e pentole a pressione con esplosivo.

Nel frattempo agenti dell’FBI e dell’ATF si sono precipitati presso l’abitazione di Pagourtzis, hanno isolato la zona e dato il via a una serie di perquisizioni. Ulteriori ordigni esplosivi e molotov sarebbero stati ritrovati anche a casa del sospettato e all’interno della sua auto. Sulla pagina Facebook di Dimitrios Pagourtzis (poi messa offline) sono state rinvenute alcune foto d’interesse: una con immortalata una maglietta nera con scritto “born to kill” (nato per uccidere) e una giacca di tipo militare con una croce nazista. Nonostante ciò, la Polizia di Santa Fe ha dichiarato che non c’era stato alcun “red flag”, segnale che indica un profilo potenzialmente pericoloso.

Pagourtzis non aveva precedenti con la giustizia. In seguito è emerso che Pagourtzis aveva lasciato note scritte che indicavano la strage da compiere e che al termine di tutto il soggetto avrebbe dovuto suicidarsi. Inoltre, le armi utilizzate dal ragazzo, erano di proprietà del padre. Sul fatto è intervenuto il presidente Donald Trump:”L'attacco con armi da fuoco in una scuola superiore del Texas è assolutamente orribile. Questo va avanti da troppo tempo. La mia amministrazione è determinata a fare tutto quel che è in suo potere per proteggere i nostri studenti, rendere sicure le nostre scuole, mantenere le armi fuori dalle mani di chi costituisce minaccia per sé, e per gli altri".

Le indagini proseguono per permettere di comprendere le dinamiche dell’attacco, ma intanto si tratta della ventiduesima sparatoria in una scuola statunitense dall'inizio dell'anno ad aver provocato morti o feriti: una media di oltre una sparatoria ogni settimana. Un segnale evidente che qualcosa negli USA non funziona.

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