La strategia di Donald Trump contro il Covid-19 è mutata nel corso di questi ultimi giorni, ma nella recente storia medico-sanitaria degli Stati Uniti c'è almeno una costante: il dottor Antohony Fauci, che molti spettatori internazionali avranno visto ed ascoltato durante questo periodo, per via delle conferenze stampa tenute insieme al presidente degli States e al resto delle figure principali della Casa Bianca. Trump sta informando gli americani con costanza sullo stato delle cose relative al coronavirus. Anthony Fauci, come si apprende da qualunque fonte che riguardi la sua vicenda biografica, è un immunologo. Un professionista, dunque, che è deputato a combattere la situazione pandemica odierna. Se non altro perché è uno specialista assoluto della materia.
Per buona parte dei media progressisti, Fauci spiega quello che Trump non è in grado di comprendere. Non è proprio così. Se la linea perseguita tra i due, se le due visioni fossero così distanti, Trump non avrebbe messo proprio quel medico a capo della task force. Ma questo è un discorso che può essere sorvolato di questi tempi. Basti sapere che è stato Donald Trump a far sì che l'immunologo di origini campane (il padre è nato a Napoli), avesse la possibilità di occupare la zona nevralgica del campo su cui si gioca una partita che è decisiva per le sorti della umanità. Così com'è evidenziato anche in questo articolo de Il Corriere della Sera.
Di questo pensiero, almeno, è proprio Fauci, che ha spiegato esplicitamente quanto il Covid-19 possa finire con il rappresentare qualcosa di drammatico. Trump deve per necessità di cose fidarsi. C'è il dato umano, che di questi tempi è prioritario: devono morire meno persone possibili. Poi, però, c'è anche un aspetto politico-economico: a novembre, salvo un rinvio dovuto alla situazione eccezionale, un rinvio che resta del tutto improbabile, si terranno le elezioni americane. E il coronavirus porta con sè lo spettro della recessione, che Trump sta provando a scongiurare in ogni modo.
Tra le dichiarazioni più rilevanti pronunciate dal dottor Fauci in questi giorni, c'è di sicuro quella sulla sperimentazione del vaccino, che risale ormai a qualche giorno fa: "Siamo sulla buona strada per testare un vaccino sperimentale contro il nuovo coronavirus basato sul Rna messaggero sperimentale (mRNA) in uno studio clinico di Fase 1 questa primavera". La presa di posizione dell'immunologo era stata comunicata peraltro all'Adnkronos.
Trump ha anche affermato di avere speranze che riguardano una cura. Fauci - questo sì - è spesso più cauto del presidente degli Stati Uniti, ma questo vale per buona parte dei comitati scientifici che si stanno riunendo con gli esecutivi dell'intero globo.
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