La Gran Bretagna cambia idea, visto per il dissidente Weiwei

L'artista cinese aveva omesso di segnalare la "condanna criminale" subita nel suo Paese

La Gran Bretagna cambia idea, visto per il dissidente Weiwei

Cambio di rotta del ministro dell'interno britannico Theresa May che ha ordinato alle autorità della Gran Bretagna di fornire un visto di sei mesi all'artista dissidente cinese Ai Weiwei. Lo scrive la Bbc online.

Nelle scorse ore era stato deciso di rifiutarglielo, assunta precedentemente, perchè l'artista aveva omesso di segnalare (nella sua domanda) di aver avuto una "condanna criminale". È quanto si legge nella lettera, pubblicata dall'artista su Instagram, con la quale l'ambasciata britannica a Pechino respinge la richiesta e concede all'artista un visto di soli venti giorni.

In realtà Ai Weiwei non è mai stato accusato nè condannato per alcun reato: è stato incarcerato nel 2001 per 81 giorni durante un periodo di repressione ma secondo esperti di diritto cinese ed internazionale la detenzione dell'artista è stata illegale secondo le stesse leggi della Repubblica Popolare.

Il suo amico Liu Xiaoyuan, celebre difensore dei diritti umani in Cina, ha scritto: "Come avvocato posso dire che Ai Weiwei non ha subito alcuna condanna.

Stando alla legge cinese il caso è stato chiuso allo stadio delle indagini di polizia e non ha mai raggiunto i tribunali". Mentre Ai Weiwei era detenuto, una delle sue società è stata condannata a pagare una multa di 15 milioni di yuan, circa 2,4 milioni di dollari per evasione fiscale.

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