Dalla scorsa settimana l’estrema destra tedesca è tra i sorvegliati speciali dei servizi segreti.
Si tratta del primo passo verso l’apertura di un’indagine ufficiale da parte dell’Ufficio federale per la difesa della Costituzione (BfV). Una procedura che, nel caso in cui venissero ravvisati “tratti di incostituzionalità” nel modus operandi dell’organizzazione, potrebbe condurre alla messa al bando di Alternative für Deutschland.
La svolta del nuovo capo dell’intelligence interna, Thomas Haldenweg, arriva a ridosso di tre importanti appuntamenti elettorali: in Sassonia, Brandeburgo e Turingia. Anche se negli uffici del BfV un’ipotesi di questo genere era da tempo al vaglio degli esperti. A preoccupare l’intelligence tedesca ci sarebbero, infatti, le dichiarazioni estremiste di alcuni leader del partito. In particolare, quelle di una delle anime nere dell’organizzazione, Bjoern Hoecke, attualmente a capo dell’ala giovanile dell’AfD, che in passato aveva usato toni nostalgici e frasi controverse sull’Olocausto.
Ma c’è anche chi, come il leader dei liberali, Christian Lindner, citato dal Corriere della Sera, ha parlato di “scorciatoia” per eliminare un avversario politico che, forte dei suoi 92 deputati eletti al Bundestag, da tempo minaccia l'equilibrio dei partiti tradizionali. E in effetti, più che un pericolo per la Costituzione l’AfD, finora, è stato un pericolo soprattutto per la Cdu di Angela Merkel e per i suoi alleati bavaresi. Nell’ultima tornata elettorale in Baviera, infatti, la Csu guidata fino a qualche mese fa da Horst Seehofer - il ministro degli Interni tedesco, dal quale dipende proprio il BfV - ha ceduto all’AfD oltre il 10% dei propri consensi. Così, mentre i servizi di sicurezza si preparano a catalogare, con l'aiuto di intercettazioni e agenti sotto copertura, tutte le mosse di quello che al momento rappresenta il più grande partito di opposizione alla coalizione di governo in Germania, nel Paese cresce il rischio terrorismo.
Sarebbero sempre di più, infatti, secondo i dati forniti dal quotidiano Libero, gli estremisti islamici presenti sul territorio tedesco. La maggior parte degli imam più radicali si concentrerebbe al confine con la Danimarca, nel Land dello Schleswig-Holstein, dove i predicatori fondamentalisti sarebbero diventati oltre 500 nel giro di qualche anno. Ispirati alle dottrine islamiche più radicali fanno proseliti fra i rifugiati arrivati a Kiel, Lubecca e Amburgo da Siria, Iraq e Afghanistan.
Ma a preoccupare le autorità tedesche c’è soprattutto l’esercito di foreign fighter che ha fatto ritorno negli ultimi mesi dai campi di battaglia del Vicino Oriente. Oltre quattrocento aspiranti martiri, pronti a colpire in qualsiasi momento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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