I talebani hanno preso Kabul: "Presto l'Emirato dell'Afghanistan"

Il governo sarebbe pronto a una "transizione pacifica", ma i talebani, dopo la fuga di Ghani, pensano al pieno potere. Gli Stati Uniti e i Paesi occidentali evacuano le ambasciate

I talebani hanno preso Kabul: "Presto l'Emirato dell'Afghanistan"

Aggiornamento: in questo articolo è stata mostrata erroneamente una foto della bandiera talebana esposta sul palazzo presidenziale. La foto è risultata essere un fake. Ce ne scusiamo con i lettori.

I talebani hanno preso Kabul. Mentre il presidente afghano, Ashraf Ghani, fugge dal Paese, i guerriglieri prendono il controllo della capitale e del palazzo presidenziale. E i talebani ora si dicono pronti a proclamare l'emirato islamico dell'Afghanistan.

Un nuovo leader talebano?

Il governo ha assicurato che non ci saranno spargimenti di sangue e si lavora per una "transizione pacifica". Molti ritengono che l'ex ministro dell'Interno ed ex ambasciatore in Germania, Ali Ahmad Jalali, possa essere il nome adatto per guidare il governo di transizione. Tuttavia le ultime informazioni da Doha, dove sono in corso i negoziati, parlano di un altro scenario, con il leader dei talebani, il Mullah Abdul Ghani Baradar, che sarebbe partito in direzione di Kabul per assumere il ruolo di leader ad interim dell'Afghanistan.

Il messaggio del presidente

I capi talebani hanno chiesto ai miliziani di evitare violenze e rappresaglie, ma la paura inizia a prendere il sopravvento e sono già migliaia le persone in fuga dalla capitale e dalle aree dove ancora non è arrivata la milizia islamista. Il presidente ha voluto inviare un messaggio ai suoi connazionali. "Oggi, mi sono imbattuto in una scelta difficile: dover affrontare i talebani armati che volevano entrare nel palazzo o lasciare il caro paese alla cui protezione ho dedicato la mia vita a proteggere negli ultimi vent'anni", ha detto Ghani. Il presidente, fuggito oltre confine (qualcuno ipotizza non in Tagikistan ma in Uzbekistan), ha confermato di averlo fatto per evitare spargimenti di sangue. "I talebani hanno vinto il giudizio di spada e pistole e ora sono responsabili della tutela dell'onore, della ricchezza e dell'autostima dei connazionali", scrive Ghani su Facebook. "Ma hanno guadagnato la legittimità nei cuori? Mai nella storia il solo potere ha dato legittimità a nessuno e mai glielo darà". Ghani spera che i talebani superino la "nuova prova storica" per proteggere "il nome e l'onore dell'Afghanistan".

Gli insorti hanno anche conquistato la prigione di Bagram, con la liberazione di migliaia di detenuti. Un portavoce talebano alla Bbc ha confermato che "ci sarà una transizione" e "non ci sarà alcuna vendetta". "Assicuriamo alle persone in Afghanistan, in particolare a Kabul, che le loro proprietà e le loro vite sono al sicuro".

Il caos in aeroporto e per le strade

La situazione sembra però precipitare di ora in ora, tanto che l'ambascita degli Stati Uniti, dopo aver velocizzato le procedure di evacuazione, ha avvertito i connazionali di spari all'aeroporto e forse anche di un incendio. Il caos nella capitale dilaga e il rischio di violenze è sempre più elevato. I cittadini hanno preso d'assalto gli sportelli delle banche già da questa mattina per prelevare i propri risparmi, mentre si confermano lunghe code di automobili dirette verso l'aeroporto e per fuggire dalla capitale.

La drammatica svolta

Tutto è degenerato nelle ultime 24 ore. Con la caduta di Mazar-i-Sharif e Jalalabad, e con la notizia dei talebani a una decina di chilometri da Kabul, la situazione è apparsa immediatamente peggiore delle aspettative più nere di molti funzionari locali e delle intelligence di mezzo mondo. Molti comandanti delle forze di sicurezza si sono arresi senza sparare un colpo. Tanti funzionari si sono accordati per cedere la città ai ribelli e fuggire prima dell'arrivo dei guerriglieri.

L'Italia dà il via all'evacuazione

Anche l'Italia ha dato il via alle procedure di evacuazione.

Il ministero della Difesa ha annunciato che "a seguito del deterioramento delle condizioni di sicurezza in Afghanistan" il ministro Lorenzo Guerini ha richiesto al Capo di Stato Maggiore Enzo Vecciarelli l'evacuazione con la massima urgenza di tutto il personale diplomatico, dei connazionali presenti nel Paese e "ha disposto l'accelerazione del trasferimento in Italia dei collaboratori afghani". Oggi è previsto l'arrivo di un KC767 dell'Aeronautica Militare, con un primo volo di rientro in Italia che atterrerà il 16 agosto.

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