Una bambina di Mumbai abortirà alla 32esima settimana di gravidanza dopo che la Corte Suprema indiana le ha dato il via libera. La ragazza ha dovuto attendere il parere del tribunale in quanto la legge indiana consente l'interruzione della gravidanza oltre le 20 settimane solo nel caso in cui essa rappresenti un pericolo per la madre.
La tredicenne era stata violentata da un collega di suo padre che attualmente si trova in carcere. I genitori pensavano che la figlia soffrisse di obesità e - ad agosto - l'hanno allora portata da un medico per una visita. Solo a quel punto hanno scoperto che la bimba era incinta. Secondo quanto riferito dal suo avvocato alla Bbc, l'aborto avrà luogo venerdì.
Per il medico indiano Nikhil Datar - che ha scoperto la gravidanza - questa sentenza della Corte Suprema rappresenta un segno di rottura rispetto alle precedenti.
Solo pochi giorni fa una bambina di dieci anni ha dato alla luce un figlio nella città settentrionale di Chandigarh. Il suo caso aveva fatto il giro delle testate giornalistiche mondiali, scatenando una serie di polemiche in seguito al rifiuto da parte della Corte Suprema indiana di consentire la pratica dell'aborto.
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