Indonesia, per chi non porta la mascherina scatta l'"obbligo di fare le flessioni"

In Indonesia vi è un vasto campionario di sanzioni contro chi non rispetta le regole anti-Covid, partendo dalle punizioni più lievi fino a quelle estreme

Indonesia, per chi non porta la mascherina scatta l'"obbligo di fare le flessioni"

In Indonesia, le autorità hanno introdotto svariate sanzioni, più e meno pesanti, a carico di chi viola le disposizioni anti-Covid, soprattutto a carico di chi non indossa la mascherina. Tra tali punizioni c’è anche, come documentano le cronache di un fatto accaduto martedì, l’obbligo di “fare le flessioni” in strada. Il Paese islamico ha ormai adottato il pugno di ferro contro chiunque rischi di favorire la trasmissione del morbo, che ha ultimamente raggiunto picchi preoccupanti, con una significativa impennata delle infezioni. Solo giovedì, i positivi accertati nella nazione insulare sono stati circa 3700, quasi il triplo rispetto a quelli registrati nelle vicine Filippine. Per effetto dei dati citati, il numero totale dei soggetti contagiati in Indonesia è così schizzato fino a raggiungere la soglia dei 480mila malati, con all’incirca 15mila morti. Di conseguenza, lo Stato musulmano risulta essere il territorio del Sudest asiatico maggiormente colpito dall’epidemia. I dati sui contagi, tuttavia, potrebbero addirittura essere ancora più alti, in quanto si sospetta che sarebbero sottostimati, data la modesta quantità di tamponi effettuati finora in loco.

Al fine di contenere l’avanzata del coronavirus, il governo di Giacarta e le autorità delle entità federate stanno sia rafforzando i controlli da parte delle forze dell’ordine verso chi non rispetta le regole prudenziali sia irrogando sanzioni sempre più originali. Se infatti, da un lato, l’esecutivo nazionale ha schierato 340mila soldati in tutto l’arcipelago per potenziare la sorveglianza sulla popolazione, i governi provinciali, dall’altro, hanno elaborato un ricco campionario di punizioni ai danni dei trasgressori e di chiunque osservi condotte irresponsabili.

Ad esempio, dalla provincia di Aceh, nell’estremo ovest dell’Indonesia, è giunta martedì la notizia di una punizione consistente nell’obbligare le persone multate a fare le flessioni in strada. La sanzione in questione è stata appunto comminata di recente dalla polizia della città di Banda Aceh a due persone che non indossavano in strada la mascherina nonostante l’obbligo a carico dei cittadini, in vigore in quella provincia, di munirsi all’aperto di dispositivi di protezione individuale.

Sarebbero state le stesse persone colte in flagrante a optare per questo genere di sanzione, mettendosi di conseguenza a fare gli esercizi fisici sotto lo sguardo di quattro uomini in divisa.

L’obbligo di flessioni, nel quadro delle punizioni vigenti ad oggi in Indonesia con l’obiettivo di sensibilizzare la gente a seguire le prescrizioni anti-Covid, rientra nella fascia delle sanzioni miti. Altre punizioni di lieve entità attualmente in vigore nella nazione asiatica ai danni di chi non indossa la mascherina o infrange altre disposizioni sanitarie sono l’obbligo di pulire le strade e quello di prestare servizi alla comunità.

Per quanto riguarda le sanzioni più pesanti, le stesse vanno dal dovere di pulire le fogne a quello di stare fermi sotto il sole per mezz’ora, fino ad arrivare all’obbligo di stare fermi per diverse ore dentro delle casse da morto.

La sanzione estrema a carico di chi mostra scarsissima consapevolezza della gravità della situazione sanitaria nazionale consiste invece nel punire i soggetti incriminati costringendoli a scavare delle fosse proprio per le salme delle vittime di Covid.

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