Vola verso un secondo mandata Hassan Rouhani, presidente uscente dell'Iran, che con 22,8 milioni di voti, contro i 15,5 milioni dell'avversario Ebraim Raissi, è stato riconfermto come l'uomo che guiderà ancora il Paese.
Una vittoria ampia quella portata a casa da Rouhani, che già in mattinata, con dati solo preliminari, ma che dicevano molto dell'umore degli iraniani, sembrava destinato a vincere con un netto scarto sul conservatore Raissi.
Sono 22.8 milioni le schede che portano il nome dell'attuale presidente Rouhani, che ha lavorato in questi anni per rompere l'isolamento dell'Iran, portando il Paese a un accordo sul nucleare con gli Stati Uniti durante l'amministrazione Obama.
Contro di lui un Raissi che ha puntato sul voto delle classi più basse e di chi teme che siano a rischio i valori della Rivoluzione islamica, promettendo di pensare all'alto tasso di disoccupazione e ai risultati delle misure di austerity e ribadendo una netta opposizione all'Occidente.
Nel primo pomeriggio a Rouhani sono arrivate le congratulazioni da parte della tv di Stato. Tra i primi a raggiungere il presidente il suo omologo russo Vladimir Putin e il presidente siriano Bashar al-Assad, che gli iraniani insieme a Mosca sostengono da tempo nella guerra civile in corso.
"L'Ue è pronta a continuare a lavorare per la piena applicazione del JCPOA (l'accordo sul nucleare ndr.
), l'impegno bilaterale, la pace regionale ed è pronta per soddisfare le aspettative di tutto il popolo dell'Iran", ha scritto su twitter l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione Europea, Federica Mogherini, parlando di "un forte mandato" e di una partecipazione "appassionata" da parte dei cittadini dell'Iran,.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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