Ora l'Iran minaccia la Gran Bretagna: "Risponderemo a un nuovo errore"

"Interferisce con gli affari interni del nostro Paese", è questa l'accusa mossa nei confronti dell'ambasciatore del Regno Unito in Iran, già arrestato nei giorni scorsi per aver preso parte alle manifestazioni scatenate dall'abbattimento del volo di linea PS753

Ora l'Iran minaccia la Gran Bretagna: "Risponderemo a un nuovo errore"

Il governo di Teheran potrebbe decidere di espellere l'ambasciatore del Regno Unito in Iran, colpevole di aver preso parte alla veglia per ricordare le vittime dell'aereo di linea abbattuto per errore dalla difese aerea iraniana nella notte dell'operazione "Soleimani martire".

Un gruppo di parlamentari ha chiesto a gran voce al ministro degli Esteri, Mohammad Javad Zarif, di espellere l'ambasciatore del Regno Unito in Iran, Rob Macaire, già arrestato e rilasciato per avere partecipato alle manifestazione di piazza dell'11 gennaio contro il regime iraniano che si è macchiato dell'abbattimento del volo di linea PS753 dell'Ukraine International Airlines: distrutto, secondo la stessa conferma di Teheran, per "errore" da un missile di fabbricazione sovietica. Nella tragedia hanno perso la vita 176 persone, tra cui 63 cittanini canadesi e 11 ucraini,10 svedesi, 3 britannici e 3 tedeschi. "Un ambasciatore che interferisce negli affari interni del Paese ospitante agisce in contrasto con i regolamenti diplomatici e deve essere espulso", ha affermato Naghavi Hossieni, membro della Commissione parlamentare per la sicurezza nazionale e la politica estera durante la seduta che si è tenuta oggi nel Majlis.

Per il deputo Hassan Hosseini Shahroudi, il gesto dell'ambasciatore non "è stato casuale", e si aggiunge alle esternazioni solidali che il governo di Londra ha espresso nei confronti dell'alleato americano dopo l'esecuzione del comandante della Forza Quds Quassem Soleimani. L'ambasciatore del Regno Unito, prendendo parte a delle "manifestazioni non autorizzate", si è reso un "nemico dell'Iran". "Molti parlamentari chiedono l'espulsione dell'ambasciatore del Regno Unito. È necessario adottare questa misura", ha rimarcato Shahroudi. Per questo una ulteriore "riunione di emergenza" della Commissione parlamentare per la sicurezza nazionale e le politica estera è stata richiesta il prima possibile.

Rob Macaire, 53 anni, era stato arrestato dalle forze di sicurezza a Teheran per aver girato dei video dei manifestanti riunitisi davanti all'università di Amir Kabir con l'accusa di aver "incitato" le proteste. Data la chiara violazione del diritto internazionale ai danni del diplomatico, il rilascio, mediato del Ministero degli Esteri iraniano, era avvenuto immediatamente. Ma l'ala più intransigente ora invoca la sua espulsione, palesando il completo disinteresse per le conseguenze che questa decisione potrebbe provocare nei rapporti diplomatici con il Regno Unito. Alla notizia dell'arresto del proprio ambasciatore, il Segretario di Stato per gli Affari Esteri britannico Dominic Raab si era già espresso chiaramente, affermando che "l’arresto del nostro ambasciatore a Teheran, senza motivo, è una flagrante violazione del diritto internazionale".

E dopo la richiesta di espulsione, il ministero degli Esteri di Teheran diffonde una nota. L'Iran "risponderà seriamente" a qualsiasi "nuovo errore" commesso dalla Gran Bretagna nella relazione tra i due Paesi.

"Qualsiasi nuovo errore della Gran Bretagna sarà affrontato seriamente dall'Iran e Londra verrà ritenuta responsabile per questo. La presenza dell'inviato inglese è contraria alle norme diplomatiche. Minacciare l'Iran con nuove sanzioni provocherà tensioni tra Teheran e Londra", prosegue la nota rilanciata dalla televisione di Stato.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica