Isis, la jihadista donna che vuole tagliare la testa ai prigionieri

Una ragazza inglese di soli vent'anni twitta dalla Siria: "Voglio essere la prima donna a tagliare la testa a un prigioniero britannico o americano"

Khadijah Dare con il marito
Khadijah Dare con il marito

Non conosce sosta la follia omicida dei militanti dello Stato Islamico. L'ultima delirante rivendicazione arriva dalla Siria, ma le sue radici affondano a Lewisham, alla periferia sudorientale di Londra. L'autrice risponde al nome di Khadijah Dare, inglese e a quanto si apprende poco più che ventenne.

La notizia è riportata dal britannico Daily Mirror, che racconta come la Dare, residente in Siria dal 2012, nelle ore immediatamente successive alla pubblicazione del video in cui i terroristi di Isis decapitavano il reporter americano James Foley, twittasse il suo folle desiderio di diventare "la prima donna che taglierà la testa a un prigioniero britannico o americano".

Su Twitter la donna si fa chiamare Muhajirah fi Sham, "immigrante in Siria", e chiede ai suoi followers di inviarle qualsiasi copia del video in cui si mostrino i dettagli della barbara esecuzione di Foley.

Sullo stesso social network la Dare spiega poi di aver assistito in passato all'uccisione, nella città siriana di Raqqa, di un uomo responsabile di stupro. "Io e altre sorelle stavamo tornando a casa dal mercato - racconta - e abbiamo visto quest’uomo legato ad un albero con il sangue che gli usciva dal naso. Aveva violentato una donna di 70 anni. Abbiamo pensato che giustizia era stata fatta e che finalmente gli uomini come lui avrebbero imparato a temere Allah" .

La donna vive con il marito, un altro militante di Isis, che ha conosciuto e sposato in Svezia.

La sua conversione all'Islam risalirebbe agli anni dell'adolescenza, in seguito alla frequentazione di una moschea londinese e del Lewisham Islamic Centre, che sarebbero stati frequentati tra l'altro dagli assassini del soldato britannico Lee Rigby, ucciso a Londra lo scorso maggio.

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