Per la stampa britannica è un jihadista, un uomo dell'Isis, probabilmente il primo cittadino inglese con origini britanniche a diventare noto dopo essersi unito alle schiere dei miliziani che combattono in Siria. Secondo la famiglia e gli amici, dietro allo scoop pubblicato dalla stampa ci sarebbe soltanto un grosso malinteso.
Difficile dire chi abbia ragione. Quello che si sa al momento è che se sui giornali Jack Letts, 20 anni, originario di Oxford, è già "Jihadi Jack", tetra assonanza con il nomignolo con cui è diventato noto Mohamed Emwazi, il boia degli occidentali ucciso in un attacco aereo, per chi lo conosceva è soltanto la vittima di un grosso malinteso.
È la madre del ragazzo, convertito all'islam, a dare la sua versione dei fatti in un'intervista con il Guardian. Sally Letts è certa che Jack sia davvero stato a Raqqa, dove l'Isis ha il suo quartier generale, ma non crede a quelle voci su un suo matrimonio e sul fatto che nel frattempo abbia avuto un figlio.
La Letts non crede neppure al fatto che il figlio si faccia chiamare Abu Mohammed e che sia diventato uno degli uomini del sedicente Stato islamico, convinta che in realtà si trovi in Siria soltanto per motivi umanitari e che solo la "stampa di destra" potesse non capirlo.
"La gente sente solo quello che vuole sentire - ha aggiunto il padre -. Non sanno resistere all'allitterazione tra Jihadi John e Jihadi Jack". Un'opinione ben diversa la dava invece il Daily Mail, che di Letts parlava pochi giorni fa come di un "soldato in prima linea per il gruppo terrorista".
Sulla pagina ufficiale di Jack Letts è comparsa una spiegazione che nega ogni cosa.
"La formula dei media è semplice: un ragazzo inglese diventa musulmano + va in Medio Oriente + segui l'islam = Isis + mangia i bambini ed è malvagio". Se ci sia da credergli lo dovranno stabilire gli inquirenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.