Le proteste del black lives matter stanno avendo sempre più contraccolpi nella società. Dalla morte di George Floyd, il sentimento del politically correct sta invadendo anche il commercio, con una serie di misure prese per non ferire la sensibilità della comunità di colore. Il rischio di veder crollare i profitti è molto alto per le aziende, che hanno iniziato la corsa all'adeguamento per non correre il rischio di essere boicottate. Dopo i cioccolati "Moretti" ritirati dal commercio nella vicina Svizzera perché il loro nome poteva richiamare un epiteto razzista, adesso è il colosso americano Johnson & Johnson ad autocensurarsi ritirando dal mercato una linea di creme sbiancanti.
Si tratta di un prodotto poco presente nel nostro Paese, e in generale in Europa, che ha però un'ampia diffusione in Asia e Medio Oriente. L'annuncio del ritiro di questi prodotti è stato dato venerdì scorso, quando Johnson & Johnson ha espresso l'intenzione di correre ai ripari dopo che il prodotto è stato posto sotto accusa negli Stati Uniti nell'ambito delle proteste contro il razzismo. In particolare, a essere ritirati dal mercato saranno i prodotti Clean & Clear, venduti in India, e quelli della linea Neutrogena Fine Fairness, più ampiamente diffusi nel mercato asiatico e mediorientale. Il passo indietro del colosso americano pare sia dovuto ad alcune interpretazioni date ai prodotti da parte di alcuni attivisti, secondo i quali Johnson & Johnson con i suoi prodotti farebbe passare il messaggio che la pelle bianca sia migliore di quella scura. Un messaggio sbagliato, che l'azienda si è affrettata a smentire, come riportato dal New York Times, che ha ripreso le parole del colosso industriale: "Non è mai stata nostra intenzione. Una pelle sana è una pelle meravigliosa".
Quello delle creme sbiancanti non è un brevetto esclusivo Johnson & Johnson ma è un business mondiale che muove miliardi di dollari ogni anno. L'azienda ha comunicato il blocco totale delle forniture e produzione di queste linee ma, onde evitare una caccia alle streghe nei distributori delle città, ha informato che per qualche tempo nei negozi sarà ancora possibile reperire qualche confezione, in attesa che vengano esaurite tutte le scorte. I principali gruppi industriali del pianeta hanno creme come queste nei loro cataloghi. Le stime parlano di circa 6.
277 tonnellate di creme sbiancanti che sono state vendute nel 2019 in tutto il mondo, che vengono prevalentemente utilizzate come prodotti per uniformare l'incarnato della pelle, spesso compromesso da macchie scure che si formano con l'avanzamento dell'età.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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