I supermercati svizzeri della catena Migros hanno reagito alla polemica anti razzismo eliminando dai propri scaffali i dolci chiamati "moretti”, in tedesco “Mohrenköpfe”. Queste dolcezze sono conosciute nel nostro Paese anche come teste di moro, che in effetti è la traduzione più fedele al nome svizzero. Da diversi anni infatti non si placano le polemiche che girano intorno ai cioccolatini incriminati, tanto da portare allo stop, una volta per tutte, della loro produzione.
L'annuncio della ditta produttrice
I moretti sono prodotti dal 1946 dalla Dubler, azienda del Cantone dell’Argovia, situato nella Svizzera settentrionale. Su Twitter, la stessa Migros ha reso noto: “Abbiamo deciso di togliere il prodotto dal nostro assortimento. L’attuale dibattito in corso ci ha spinti a rivalutare la situazione. Ci è chiaro che anche la nostra decisione creerà discussioni”. Come detto in precedenza, sono diversi anni che il cioccolatino in questione crea discussioni e polemiche. Addirittura, come riportato dal Corriere, nel 2017 era stata lanciata una petizione per chiederne un cambio di nome, proprio perché quello attuale era ritenuto palesemente razzista.
I Moretti via dagli scaffali dei supermercati
Il produttore però non aveva mai voluto cambiare il nominativo delle sue specialità, restando fedele all’originale. In passato i rivenditori avevano cercato di ribattezzarli con altri nomi, proprio per ovviare alle polemiche. E se fino a oggi l’azienda era passata sopra alle proteste, adesso sembra essersi decisa a togliere i dolcetti dagli scaffali dei supermercati. Anni fa alcuni rivenditori avevano provato a eliminarli dall’assortimento, ma i clienti più affezionati avevano reclamato i cioccolatini chiedendo che venissero rimessi sul mercato.
L’accusa era arrivata da un video, che era stato poco dopo rimosso, su Twitter, nel quale un utente denunciava la venatura, a suo dire razzista, dello stesso nome del classico dolce svizzero. In tedesco in effetti la denominazione Moretti è letteralmente “Mohrenköpfe”, ossia teste di moro. La ditta produttrice probabilmente si è arresa alle polemiche in seguito all’ondata di proteste che hanno avuto luogo a livello mondiale per la morte di George Floyd, l’afroamericano di 46 anni morto durante l’arresto da parte di un poliziotto a Minneapolis lo scorso 25 maggio.
Da quel momento, non solo gli Stati Uniti ma tutto il mondo, ha visto un susseguirsi di manifestazioni, che hanno fatto tornare il razzismo al centro del dibattito. Dovremo quindi forse dire addio una volta per tutte al dolce svizzero a base di albume d’uovo, cialda e cioccolato, che almeno una volta nella nostra vita abbiamo tutti mangiato e apprezzato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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